“C’era una volta a Cerchio”, lettere di un contadino al figlio emigrato all’estero

Presentazione del libro il 1° settembre

Cerchio  – Una quarantine di lettere scritte tra il 1910 e il 1913 da un contadino di Cerchio, Antonio Vasquenz, rivolte al proprio figlio Angelo, emigrato in Pennsylvania per lavorare nelle miniere di carbone, sono state raccolte in un libro dal titolo “C’era una volta a Cerchio”.

La raccolta, rielaborata per l’Italia dalla giornalista e scrittrice Alina Di Mattia, verrà presentata il prossimo mercoledì, 1 settembre, alle ore 16:00, presso il Palazzo Comunale di Cerchio.

Grazie ad una fortunata concatenazione di eventi” scrive sul web Cesidio D’Amore, assessore comunale di Cerchio, “è stata resa disponibile una raccolta di lettere, attualmente archiviate presso la Western Reserve Historical Society di Cleveland, Ohio, scritte da  Antonio Vasquenz, contadino originario di Cerchio. Tra il 1910 e il 1913, l’uomo scrisse circa quaranta lettere al figlio Angelo, emigrato in Pennsylvania, che tracciano uno scenario fondamentale per la conoscenza antropologica dell’entroterra italiano. Antonio stesso diventa il testimone più rappresentativo della sua epoca. Ne parleremo il prossimo 1° settembre, alle ore 16:00, presso il Chiostro degli Agostiniani Scalzi. Presentazione del libro “C’era una volta a Cerchio”.

Interverranno all’incontro il sindaco di Cerchio Gianfranco Tedeschi, il presidente del consiglio comunale di Cerchio Dimitri Continenza, il vicepresidente del consiglio regionale Roberto Santangelo, il presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso, il direttore editoriale della rivista “Abruzzo nel Mondo” Antonio Bini, l’editore Adelmo Polla, il medico e antropologo Franco Francesco Zazzara, la giornalista e curatrice del libro Alina Di Mattia, oltre a rappresentanti delle Istituzioni e della Cultura. Le letture saranno a cura della prof.ssa Mafalda Di Berardino.

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