Pescara – Il nuovo Piano sociale regionale, un diverso approccio alle Politiche attive del lavoro, lontano da logiche assistenzialistiche, il sostegno alle categorie vulnerabili grazie alla sinergia tra i Fondi europei: sono alcuni dei temi emersi nell’Atelier Tematico “Un’Europa più sociale“, organizzato dal Dipartimento della Presidenza della Giunta regionale nell’ambito del secondo ciclo di webinar dedicati alla Programmazione 2021-2027.
Tra le novità emerse nel tavolo di confronto, che ha visto la partecipazione del partenariato sociale e dei dirigenti regionali, i 50 milioni di euro destinati ai servizi per l’accompagnamento al lavoro, alla formazione mirata al reinserimento occupazionale, gli incentivi alle assunzioni, le misure a sostegno dei soggetti svantaggiati e con disabilità, il potenziamento dei Centri per l’impiego. Risorse a cui si aggiungeranno quelle derivanti dalla nuova programmazione 2021-2027, che vede una sinergia tra i fondi FESR e FSE+. A beneficiare dei finanziamenti, triplicati per quanto riguarda la dotazione del Fondo sociale europeo rispetto alla precedente programmazione, saranno le categorie fragili e più vulnerabili.
I giovani e le donne saranno al centro della nuova Programmazione, che darà seguito agli interventi più significativi e performanti del precedente ciclo, a cominciare da “Abruzzo include”, che favorisce l’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati. Altrettanta attenzione sarà riservata al settore della formazione professionale, con percorsi di istruzione che rispondono ai reali bisogni del territorio.
Tra le novità emerse nell’ambito del confronto con il partenariato, la volontà da parte della amministrazione regionale di attivare azioni capaci di valorizzare il ruolo svolto dalla cultura nello sviluppo economico, sociale e inclusivo del territorio. Il prossimo ed ultimo appuntamento con gli Atelier Tematici è fissato per giovedì 30 settembre, sempre sul portale regionale (www.regione.abruzzo.it) dalle ore 10 alle 12 e avrà come tema “Un’Europa più vicina ai cittadini”.
Fonte: Regione Abruzzo