Manutenzione straordinaria delle strade delle aree interne, stanziati 300 milioni di euro

La Conferenza Stato-città ed autonomie locali ha raggiunto l’intesa sul decreto che assegna i 300 milioni di euro previsti dal Fondo complementare al PNRR per la manutenzione straordinaria delle strade delle aree interne. Il testo è stato predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, di concerto con il ministro per il Sud e la Coesione territoriale e con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

La nostra strategia di attenzione nei confronti delle aree interne inizia a dare i suoi frutti“, ha commentato il ministro Mara Carfagna. “Per oltre 13 milioni di italiani, una strada rappresenta spesso l’unico strumento per potersi avvalere di diritti essenziali come la sanità, l’istruzione, i trasporti. Noi vogliamo continuare a garantire loro questi diritti e per questo tra PNRR e Fondo complementare abbiamo previsto un miliardo e 125 milioni di investimenti non solo per le strade, ma anche per farmacie, servizi e infrastrutture sociali“.

Il decreto, che a questo punto attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, distribuisce le risorse comprese nel Fondo complementare dal 2021 al 2026. A usufruirne saranno le 72 aree già ricomprese nella SNAI, ma anche quelle che eventualmente dovessero essere ufficializzate entro il 31 dicembre 2021. Dei 300 milioni previsti, circa il 47% sarà destinato al Sud.

Una volta ripartiti i fondi tra le singole aree, saranno le rispettive assemblee dei sindaci a individuare gli interventi prioritari sulla rete viaria regionale, provinciale e comunale al fine di migliorare l’accessibilità del territorio ricompreso nell’area interna.

Gli interventi straordinari di manutenzione finanziati con le risorse stanziate possono includere:

  • la progettazione, la direzione lavori, il collaudo, i controlli in corso di esecuzione e finali e altre spese tecniche;
  • la realizzazione vera e propria della manutenzione straordinaria e l’adeguamento normativo delle diverse componenti dell’infrastruttura, ma anche interventi conseguenti sulla segnaletica, l’illuminazione e i sistemi di info-mobilità;
  • il miglioramento delle condizioni di sicurezza;
  • ulteriori interventi come la realizzazione di percorsi per la tutela delle utenze deboli, il miglioramento delle condizioni per la salvaguardia della pubblica incolumità, la riduzione dell’esposizione al rischio idrogeologico, ecc.
Fonte: Ministro per il Sud e la Coesione territoriale

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