Avezzano – «Il forno crematorio è una bomba ecologica!! Bruciare corpi inquina!! Nel processo di cremazione si producono inquinanti atmosferici, quali polveri di monossido di carbonio, ossidi di azoto, composti organici, inorganici del cloro e fluoro, metalli pesanti, oltre a emissioni di mercurio, zinco, diossine-furani e Ipa.»
A fare tali affermazioni, attraverso un comunicato stampa, è il Presidente del WWF Abruzzo Montano, Antonello Santilli, il quale si dice molto preoccupato per le decisioni che il Consiglio Comunale sta prendendo in questi giorni, in merito alla costruzione di un tempio crematorio adiacente il cimitero comunale.
Santilli fa riferimento al progetto presentato da un’Associazione Temporanea di Imprese formata da tre aziende del settore che prevede la costruzione di una prima linea di cremazione con la possibilità di un eventuale futuro raddoppio, ma, secondo il Presidente del WWF Abruzzo Montano, non vi è traccia di uno studio relativo all’impatto ambientale che essa potrà avere sul territorio.
Questo suscita notevoli preoccupazioni circa la qualità dell’aria già sotto osservazione per via della presenza di numerose fabbriche nella zona, preoccupazioni che aumentano quando ci si interroga sullo smaltimento dei materiali di risulta dell’impianto che, fra l’altro, va ad impattare in un’area già molto antropizzata.
«Ci si trova di fronte alle stesse preoccupazioni del tempo della centrale a biomasse. Il pericolo è sempre quello di immettere nell’aria sostanze nocive per la salute dei cittadini che nell’area del Fucino vedono sempre moltiplicarsi gli effetti nefasti, proprio perché sul territorio insiste una cappa di umidità che non permette ai gas di disperdersi completamente.» Afferma Santilli che aggiunge.
«Anche la zona designata per questo intervento è la stessa, quella del Nucleo Industriale vicina alla Frazione di Borgo Incile, a pochi metri di distanza dal cinema e da una casa di riposo per anziani, vicino alle altre fabbriche che già apportano una buona dose di inquinanti nell’aria.» Quindi la chiosa finale.
«Per tali motivi chiediamo ai nostri amministratori di riflettere bene su cosa stanno autorizzando. Serve molta cautela. A dispetto dei proclami fatti nei programmi elettorali per una città più pulita, più verde e più a misura d’uomo, ci troviamo ancora una volta a riscontrare che alle parole non seguono i fatti, ed uno dei primi interventi in discussione in Consiglio Comunale è un inceneritore, non un inceneritore di rifiuti, ma di corpi umani, ma sempre un inceneritore è.»