Avezzano Bene Comune, Articolo1, Pd, M5S, associazioni e liberi cittadini si confrontano sui temi irrisolti della città

Avezzano – Riunione organizzata qualche giorno fa, da Articolo Uno, nella sala conferenze del Comune di Avezzano per parlare di quella che viene definita, una città sospesa. All’appello hanno risposto il Pd, il Movimento 5 stelle, Avezzano Bene Comune, la casa delle donne, operatori culturali, operatori sanitari, sindacalisti e comuni cittadini.

Raccolta nelle parole di Mario Casale, esponente cittadino di Art.1, l’esigenza, manifestata da tutti gli intervenuti, di considerare la riunione una pista di lancio per la costruzione di un campo largo, in assoluta autonomia identitaria, in grado di costruire un’alternativa credibile all’attuale politica cittadina.

Il confronto ha visto l’impegno dei presenti ad assumere iniziative su alcune questioni calde, prioritarie per la città, come la piazza del mercato e la cultura, con particolare riferimento al ruolo del Teatro dei Marsi. Casale snocciola alcuni punti che vanno a riempire una sorta di cahier de doléances per tracciare quelli che vengono rappresentati come veri e propri limiti strutturali della compagine amministrativa.

«Avezzano, città sospesa, non soltanto perché il sindaco è sospeso dopo la condanna in primo grado a 1 anno e 2 mesi, ma perché questa città è sospesa da almeno 20 anni. La città appare priva di una funzione strategica nel territorio perché rinchiusa in un civismo asfittico e qualunquista.» Queste le prime parole di Casale.

Questioni come il distretto agro industriale, le Zone Economiche Speciali, il tribunale, la ferrovia veloce, i diritti negati in agricoltura, i precari senza tutele in svariati settori produttivi, secondo Casale, non sono minimamente prese in considerazione perché gli eletti in Comune, a suo dire, non svolgerebbero un’azione di governo, ma molto più prosaicamente eserciterebbero una mera azione di comando.

«Nessuna visione progettuale trainante e concreta. Anzi, tutto nell’ordinario senza qualificazione. Basti pensare alle piste ciclabili così come sono state realizzate o alla piazza del mercato: un obbrobrio, da qualsiasi punto di vista; sono stati tolti alberi veri e sostituiti da alberi finti, con un cantiere che non finisce mai, generando ulteriori danni alle attività commerciali e ai cittadini.» la sua stilettata.

Casale prosegue sottolineando come per l’Aia dei Musei, che definisce un piccolo gioiello di reperti e storia di interesse straordinario, non si riesca a vedere completata la ristrutturazione finale di uno spazio, seppure esiguo.

Non lesina critiche nemmeno sulla mancata individuazione di un luogo per La casa delle donne, associazione che tutela le donne maltrattate, che, nonostante vanti un progetto di valenza nazionale, approvato e finanziato, non riuscirebbe a trovare uno spazio civile comunale come sede del progetto, con collaboratori e collaboratrici qualificati coinvolti.

Nel comunicato inviato alla nostra redazione, il referente di Art.1, esprime un giudizio tranchant sull’amministrazione, definita senza qualità e senza una visione di insieme della città. «E’ un dovere chiedere ai cittadini, ai movimenti, alle associazioni, ai partiti di dare un segno di vita per costruire un campo largo progressista e alternativo alla rassegnazione, alla complicità e al sonno della ragione, che genera mostri.»

Fra i presenti all’incontro: Michele Fina, segretario regionale del PD, Giorgio Fedele, consigliere regionale del M5S, il prof. Stornelli, già candidato sindaco alle ultime elezioni, l’avvocato Virna Bonavolontà, il cantautore Paolo Capodacqua, Giovanni D’Amico, Presidente della Dmc Marsica, la responsabile della casa delle donne di Avezzano, la consigliera comunale Lorenza Panei, la segretaria del pd di Avezzano, Anna Paolini, il segretario provinciale del Pd, Francesco Piacente.

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