A Carsoli un dipinto di Emanuele Moretti per ricordare il piccolo Edoardo Marcangeli

CarsoliQuest’anno avrebbe compiuto 18 anni, Edoardo Marcangeli, volato in Cielo ancora bambino il 21 agosto 2015 a causa di una grave forma di leucemia, e per questa occasione i genitori Cinzia e Adelfo hanno deciso, lo scorso venerdì 22 ottobre, di donare all’antica Chieda della Madonna delle rose in Carsoli un dipinto raffigurante il Volto sofferente di Gesù.

L’opera, realizzata con colori ad olio e resine su una tela di cm 60×40, dall’artista Emanuele Moretti, è stata benedetta, con una sobria ma commovente cerimonia, dal parroco Don Roberto Cristofaro in presenza del Sindaco Avv. Velia Nazzarro.

Il volto di Gesù Cristo, impresso sul velo della Veronica che gli aveva deterso il sudore e il sangue durante il suo viaggio al Calvario, è la rappresentazione della sofferenza dell’uomo, ma è anche il simbolo visibile della sofferenza di Dio, che ha condiviso tutto della natura umana, anche la sofferenza e la morte.

È molto significativo che genitori di un bambino, il quale ha sofferto in tenera età ed è mancato alla vita negli anni in cui alla vita si sboccia, abbiano voluto ricordare il loro figlio con il dipinto del volto sofferente di Cristo. La sofferenza di un bambino è assurda, così come è assurda la sofferenza di Dio.

Nel racconto “La notte di Dio”, una favola nata in ospedale, si narra che un giorno, l’uomo si presentò davanti a Dio per chiedergli di far sparire il dolore dalla faccia della terra. L’uomo aveva un figlio ammalato e non poteva sopportare di vederlo soffrire così. Dio rispose che nel mondo, così com’era uscito dalle sue mani, il dolore non c’era e che era scaturito dal disordine introdotto dall’uomo. L’uomo comprese di avere delle responsabilità, ma rinnovò la sua richiesta, tra le lacrime: «Se non vuoi farlo per me, fallo almeno per mio figlio! Lui non ha colpa alcuna, non è giusto che soffra così».

Dio ebbe compassione del pianto dell’uomo e rimasto solo, giunse le mani e vi raccolse tutto il dolore del mondo bevendolo fino in fondo. Il dolore gli straziò le carni, gli penetrò fino in fondo nel cuore dove si svolse una lotta tremenda, tra il dolore e l’amore e le sue lacrime lo purificarono, togliendo alla sofferenza ogni bruttura.

Quando l’uomo tornò, Dio parlò al dolore, in presenza dell’uomo, e gli disse: «Va’, torna sulla terra, non più segno di maledizione, ma di benedizione perché ti concedo il potere di purificare il cuore dell’uomo». Poi parlò all’uomo e gli disse: «D’ora in poi, non ti domandare più il perché del dolore, ma guardane i frutti». (da “Noi giocheremo in eterno”, Edizioni “Ancora” 2000)

Frutto del grande dolore della Famiglia Marcangeli è la splendida realtà dell’Associazione “A Casa di Edo”, accreditata presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e in collaborazione, principalmente, con il reparto di onco-ematologia.

L’Associazione, tra le tante iniziative, promuove la cura, l’assistenza sociale e psicologica ai bambini malati e alle loro famiglie durante e dopo il ricovero nella struttura ospedaliera, favorisce la ricerca e lo studio nel campo dei tumori infantili e promuove l’acquisto di apparecchiature e il miglioramento delle strutture destinate ad accogliere i bambini. Per info, donazioni e contatti: www.assoedoardomarcangeli.org

Comunicato stampa

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