Nuove spese, lo SPID diventa a pagamento: il riconoscimento allo sportello costa 12 euro, tuonano utenti e sindacati: “ingiusto, il sistema è anche complesso”

Nuove spese in vista per le famiglie: da novembre, infatti, bisognerà pagare anche per accedere alle proprie aree riservate di account come quello delle Poste tramite lo Spid, Sistema Pubblico di identità Digitale, che sta diventando necessario per accedere a moltissimi servizi e piattaforme.

Ultima a cedere, tra i provider, è stata Poste Italiane, che ha fissato, a partire da novembre, un costo di 12 euro per il riconoscimento in loco allo sportello. Poste Italiane è il provider più utilizzato: sono più di 17 milioni gli Spid rilasciati, di cui oltre 5 milioni attivati nel 2021.
Fino al 31 ottobre il servizio di riconoscimento di persona era gratuito, da novembre ci si potrà recare presso uno dei 12.700 uffici postali in Italia e ricevere le credenziali a un costo di 12 euro.

Le altre modalità di riconoscimento attive sono: via webcam, con operatore messo a disposizione dal gestore di identità o con un selfie audio-video, insieme al versamento di una somma simbolica tramite bonifico bancario; con Carta d’identità elettronica o passaporto elettronico; con Carta nazionale dei servizi; con tessera sanitaria; con firma digitale e relativo Pin.
Non va giù alle associazioni di consumatori il passaggio a pagamento del sistema di riconoscimento, che fino a pochi giorni fa Poste Italiane ha fornito gratuitamente. “La conseguenza è che una persona poco pratica con le odierne tecnologie e che non ha modo di farsi aiutare è costretta a pagare 12 euro in agenzia postale“, afferma Aduc, Associazione Utenti e Consumatori. È proprio vero: per i poco pratici di Internet sarà necessario pagare la somma prevista. Ad alimentare le proteste è anche il sistema che, anche grazie ad alcuni bug e disservizi, risulta complicato anche a chi ha a che fare quotidianamente con la tecnologia e rende snervante e difficoltoso completare la procedura completamente da remoto.
Ad intervenire è anche la CGIL con un duro comunicato in merito: “le tasse non aumenteranno ci dicono i politici di turno, ma i balzelli sì, rispondiamo noi. Oggi siamo indignati con Poste Italiane, azienda controllata dallo stato italiano per il 64%, che, per effettuare un banale riconoscimento di persona ai fini del rilascio dello Spid, pretende ben 12 euro. La stessa autorità che obbliga il cittadino a fornirsi di Spid – si leggere nella nota – per accedere a tutti i siti istituzionali e all’Inps, in un momento in cui ci sono restrizioni gravi causa pandemia, chiede allo stesso cittadino, tramite la sua azienda, di pagare per una minima prestazione.

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