Avezzano – Ancora disagi per i pendolari che, nel pomeriggio di ieri, da L’Aquila dovevano far rientro ad Avezzano: la capienza massima sembra non essere stata rispettata e alcune persone sono state costrette a viaggiare in piedi. A segnalarlo, alla nostra Redazione, è una studentessa pendolare.
“Ieri – racconta la giovane – l’autobus partito alle 15.50 dal Terminal (direzione Avezzano, passando per Magliano) è arrivato alla fermata dell’Amiternum già pieno. Al suo seguito c’era anche un autobus a due piani, completamente vuoto. Stavamo cercando di salire, ma i posti erano tutti occupati per cui abbiamo chiesto all’autista, che nel frattempo era sceso dal pullman e si era fermato vicino a noi, se potevamo salire sull’altro autobus (quello a due piani), ma lui ci ha minacciati dicendo testuali parole: “Se non salite, vi lascio a piedi e dovete prendere per forza il prossimo che passa tra 50 minuti”.
L’unica cosa che abbiamo potuto fare, quindi, è stata salire su quell’autobus e sederci accanto alle persone che già erano lì, ma, come testimoniato dalle foto, alcuni ragazzi hanno dovuto fare il viaggio in piedi proprio in assenza di posti a sedere. Prima di prendere l’autostrada, come se non bastasse, siamo passati anche a prendere gli operai di una fabbrica che si trova poco distante dall’ imbocco dell’autostrada.
Anche coloro che erano già sul pullman si sono lamentati poiché, secondo loro, non veniva rispettata la capienza massima. Non è la prima volta che un autista minaccia di lasciare a piedi la gente e, inoltre, dovrebbero lasciare un posto vuoto accanto ad uno occupato, ma ciò non viene fatto. Non viaggiamo gratis, ma paghiamo gli abbonamenti e i biglietti quindi vogliamo innanzitutto essere rispettati. Chiediamo un servizio giusto, soprattutto in questo periodo di pandemia”.