Per i più superstizioni la combinazione del numero 17, del mese di novembre e del gatto nero, probabilmente, è la summa estrema della sfortuna. Eppure la scelta del giorno 17 di novembre per la Giornata mondiale del gatto nero è stata intenzionale: questa giornata venne istituita nel 2003 dall’Aidaa (Associazione Diritti Animali e Ambiente).
I gatti neri, ancora oggi, vengono ritenuti da molti (e in maniera del tutto irrazionale) come dei porta sfortuna. Un retaggio di antiche credenze e lontane suggestioni popolari che collegano il gatto nero al demonio e, per questo, ritenuto creatura temibile e pericolosa.
Ovviamente tra i gatti neri e il demonio non c’è alcuna connessione. Gli egizi lo adoravano mentre nel Medioevo il gatto nero veniva arso insieme alle donne condannate per stregoneria. In alcune culture, come quella anglosassone, invece, il gatto nero è considerato emblema della dea fortuna.
Dedicare una giornata, precisamente quella del 17 novembre, proprio al gatto nero, vuole essere un modo per sfatare certe superstizioni ormai fuori dal tempo. Il gatto nero è e rimane solo un gatto dalla pelliccia nera, né più né meno.