La Bolla papale “Ineffabilis Deus” del papa Pio IX, nella quale si legge che la Beatissima Vergine per grazia di Dio dal primo istante del suo concepimento è stata preservata da ogni macchia del peccato originale, ha sancito la festa dell’Immacolata Concezione. Tale giornata che si celebra l’otto dicembre nel contesto dell’Avvento sancisce l’inizio delle festività natalizie.
Fonte inesauribile d’ispirazione poetica è l’Immagine della divina madre a cui dedico, affinché si facciano inno alla vita rinnovata dall’amore di Maria, questi versi.
Madonna delle Grazie.
Di note alate e d’umiltà vestita
Che nell’aree vola in alto come
I vapori di un lago terso e cilestrino
E’ la tua immagine, amabile Maria,
Al comparir del sole ai primi albori.
Beata e tenera fanciulla di Giudea
A noi mortali non è dato salire
Dove tu brilli come faro tra gli ardui
Bastioni dei monti a guidar benevola
Dal cielo audace e altero
Il nostro periglioso navigar.
Un sospirar di palpiti frementi
Sul tuo virgineo seno è l’amore
Che a noi ti lega come madre ai figli.
Datrice di gioia eterna grazie al Candido
Fiore della tua innocenza l’universo
S’immerge nel sorriso stupendo
Di un Bambino a rinnovar la vita
Dalla penombra di una grotta
Con l’incanto di un prato a primavera.