Uno dei premi più ambiti in assoluto in campo artistico è stato vinto dall’artista Donato Angelosante Junior a Firenze, nello specifico il Fiorino D’Argento. Il lusinghiero risultato è frutto della partecipazione al XXXVIII Premio Firenze 2021, organizzato dal Centro Culturale Firenze-Europa “Mario Conti” con Presidente Marco Cellai e come Presidente di Giuria Enrico Nistri. Il Premio è patrocinato dal Parlamento Europeo, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, da Confindustria Firenze, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, dal Comune di Firenze, dal Rotary Club Firenze Ovest e dal Consiglio Regionale della Toscana. Donato Angelosante Junior è stato premiato a Palazzo Vecchio, Salone dei 500, per l’opera dal titolo Architettura Spaziale N 10, realizzata appositamente per il concorso. Una scultura fuori dal comune e dai soliti canoni che vogliono le stesse realizzate nei materiali a cui siamo abituati, marmo, bronzo, ecc. L’opera è interamente realizzata in carta, certo un materiale povero rispetto ai suoi blasonati cugini in lega o pietra preziosa, ma non di valore inferiore se ci sforziamo di ricordare che alla carta è stata demandata la prima testimonianza della civiltà in quanto depositaria della parola scritta. Fragile, bisognosa di cure continue, ma proprio sulla carta sono conservati i tesori inestimabili della storia dell’umanità.
Angelosante ha forgiato la sua creatività sulla carta, decontestualizzandola per permettergli di assumere un nuovo valore. Simbolicamente l’opera richiama alla memoria la nascita del Cosmo nella forma dell’astro che regala la vita attraverso la combinazione degli elementi di cui è fatta la terra e per estensione l’uomo, una stella per l’appunto. Una singolarità su cui l’attività dell’uomo non può avere influenza alcuna, eppure lo stesso artista ha intitolato il suo lavoro come fosse un’architettura dove invece la mano dello stesso è prerogativa di esistenza. Un paradosso che pone domande, riflessioni, dubbi, assenza di risposte. Tutto appunto si dissolve nel mare nostrum dell’inconsapevolezza cosmica e forse anche umana. Queste sono alcune delle osservazioni che è stato possibile raccogliere dagli ospiti presenti alla premiazione, alcuni dei quali, critici molto affermati, si sono dilungati a tessere le lodi di questo lavoro che li ha affascinati stuzzicando la loro arte di analisi e di confronto. Critiche lodevoli anche da parte del Presidente di giuria Enrico Nistri.
La premiazione è stato un concentrato di emozioni e grande soddisfazione per Angelosante, iniziate un anno e mezzo fa quando ha realizzato la prima opera di questa lunga serie in onore del Presidente Onorario dell’Accademia della Crusca Prof. Francesco Sabatini. Durante la lunga carriera artistica Donato Angelosante Junior ha collezionato anche il Premio Internazionale “L’Olimpiade dell’Arte e della Scienza” – Città di Pomigliano d’Arco con l’Alta Adesione Della Presidenza Della Repubblica Italiana; Premio per gli Alti Meriti artistici e professionali – Città di Pescara – Assessorato ai Grandi Eventi; Premio Internazionale Irdi per la comunicazione delle Arti, della Cultura, della Letteratura; Premio per gli Alti Meriti Artistici Città di Celano. Un percorso che pian piano lo ha portato ad approfondire con maggior vigore la sua ricerca artistica, sempre protesa verso la continua ricerca di trovare risposta a ciò che per antonomasia una risposta non può avere: chi siamo nel grande disegno dell’immensità e cosa ci spinge ad agire per conoscere, pur sapendo che tutto ha un inizio e una fine e probabilmente conoscere ci è precluso fin dall’inizio.