Tagliacozzo – Il comitato pro ospedale di Tagliacozzo, con Presidente l’avvocato Rita Tabacco del foro di Avezzano, residente a Tagliacozzo, non si è mai arreso: cerca di evitare il declassamento dell’ospedale Umberto I di Tagliacozzo. Il presidente Tabacco: “più volte mi sono rivolta, con segnalazioni appelli e richieste, al Presidente della regione Marco Marsilio per domandare in quale stato fossero i programmi, i piani aziendali e i provvedimenti della Regione e dell’azienda Sanitaria Asl 1, onde evitare di penalizzare il presidio, ridotto a PTA e PPI pur trovandosi in una zona decentrata con numerosi comuni montani oltre i 1000 m di altezza e con difficoltà di collegamento invernale, in particolar modo nei mesi estivi con i numerosi turisti presenti in zona.
I miei appelli purtroppo non hanno dato esito con il Presidente Marsilio, ma solo attenzione dal Ministero della Salute che da ultimo, con nota del 9.08.2021, ha invitato la Direzione Generale per la salute ed il Welfare della Regione a riferire al Ministero. Più volte ho segnalato la necessità di mantenere il pronto soccorso H24 e quello di mantenere e potenziare l’unità di Riabilitazione cardiologica.
Tale unità unica in Abruzzo, utilizzata anche dagli abitanti delle limitrofe province di Rieti ed di Roma, non è stata compiutamente descritta ed inserita nella bozza di programmazione e riorganizzazione della rete ospedaliera della Regione 2019/2021 pur prevedendo a pagina 3 le caratteristiche geografiche l’alta sismicità del territorio e le vie di comunicazione montane.
A pagina 52 punto 11.1 nella poche righe dedicate ai presidi di Tagliacozzo, ed è anche menzionata Pescina, si legge nello specifico che a Tagliacozzo viene programmata una U.O. complessa di recupero e riabilitazione funzionale cod, 56 con 40 posti letto, PL dedicata sia al recupero di pazienti con capacità funzionali motorie ridotte o recupero di funzioni causa malattie croniche.
È attiva una Unità Operativa semplice dipartimentale di recupero e riabilitazione funzionale ad indirizzo Cardiologico e Polmonare codice 56 con 12 posti letto. La configurazione così presentata nel piano non risponde al vero, anziché valorizzare e potenziare la vocazione riabilitativa del Presidio si prevede il depauperamento dell’unità cardiologica che, in realtà, allo stato, è complessa e non semplice come scritto nella bozza di piano.
E’ chiaro che la descrizione utilizzata a pagina 52 della bozza di piano risulta non vera. Si chiede con la massima urgenza alla Regione di rettificarla, visto che l’unità operativa dipartimentale di recupero funzionale all’indirizzo cardiologico non è semplice ma complessa, si richiede anche un aumento dei posti letto“. Il Presidente Rita Tabacco: “ringrazio tutti quelli che ci sono vicini in questa battaglia, i media, ed in particolare l’avvocato Giovanni Marcangeli esperto giuridico“.