Avezzano – Il 9 giugno entrerà in vigore il nuovo orario estivo di Trenitalia e l’ultimo treno da Pescara per Avezzano è ancora previsto alle ore 17:15, con tempo di percorrenza di circa 3 ore per meno di 100 km effettuando tutte le fermate. La mattina, inoltre, da Avezzano per Pescara, dopo le ore 07:13 c’è il vuoto.
“La precedente Giunta Regionale, cinque mesi fa, aveva fatto richiesta formale a Trenitalia di introdurre almeno una nuova coppia di treni (La mattina da Avezzano per Pescara alle ore 09:20, con cambio a Sulmona, e la sera da Pescara per Avezzano alle ore 19:16, sempre con cambio a Sulmona)”, cosi Il Segretario del PD di Avezzano Giovanni Ceglie ed Aurelio Cambise in una nota stampa.
“Con buona pace dei tanti declamati treni ATR 220 Tr Swing ed ETR 425 Jazz; anche queste sono state promesse da marinaio fatte prima delle elezioni regionali. Ormai siamo rassegnati.
Anzi di questo passo dobbiamo solo aspettarci la soppressione totale della tratta, visto che far viaggiare i treni in orari utili non è minimamente preso in considerazione.
Per fortuna è stato deciso di non chiudere il Traforo del Gran Sasso locato in territori che non hanno alcuna ferrovia e che storicamente nessuno si è preoccupato di realizzare!
Per immedesimarsi nella frustrazione della popolazione, suggeriamo al Presidente della Regione Abruzzo, Dott. Marco Marsilio, ed al Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale con delega ai Trasporti, Umberto D’Annuntiis, di recarsi presso la stazione ferroviaria di Avezzano e di provare a raggiungere in treno Pescara e a ritornare ad Avezzano la sera, se sarà loro possibile.
Sarà un’impresa, senza auto blu.
E’ chiaro che il problema è irrilevante per chi non deve servirsi dei mezzi pubblici, non così per il comune cittadino. Noi comunque siamo dell’avviso che le campagne elettorali non debbano esser fatte più, se devono avere questi esiti ancora nel 2019. Chiediamo da molto tempo soltanto la razionalizzazione degli orari ferroviari, non la luna. Una razionalizzazione degli orari non comporterebbe spese aggiuntive, ma soltanto un buon servizio ai lavoratori, agli studenti, ai turisti e comunque ai cittadini che pagano le tasse. Ci vuole più rispetto per gli utenti e per la cosa pubblica che, in quanto pubblica, è di tutti. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e di chi non vuole mettersi all’ascolto dei problemi reali, sperimentandoli anche di persona. Forse c’è qualcuno che frena per la risoluzione di questo problema della Marsica, che non vuole essere isolata dalla costa adriatica?.
E, per concludere, ci domandiamo angosciati cosa succederà il 30 Giugno data in cui scatteranno gli aumenti dei pedaggi autostradali più alti d’Italia, essendo obbligati a servirci del mezzo proprio o quanto meno dei vettori privati (con obbligo di prenotazione dei posti, se non si vuole rimanere a piedi). Continuiamo di questo passo, perché la sicurezza e l’inquinamento saranno salvaguardati e l’economia andrà a gonfie vele…visto anche che la manutenzione dell’autostrada costa poco, come il viaggiare con i mezzi propri. Nessuna tratta ferroviaria come la Avezzano – Pescara è stata ridotta così drasticamente, a tal punto da non offrire più un servizio decente. Continuiamo a domandarci con esasperazione perché fino a ieri era possibile raggiungere la costa da Avezzano in treno in modo normale, oggi non più.
E’ inutile chiederlo all’ Amministrazione comunale di Avezzano ancora alle prese con la stesura di una ennesima nuova Giunta dal 25 Aprile. Anche perché i nuovi Amministratori non sembra prestino attenzione a questo problema, che attanaglia i villici. Loro, se mai riusciranno a comporre una Giunta, devono occuparsi di cose serie come inserire e togliere un semaforo con T-Red, inserire e togliere un mercato etc..
Ma anche l’Alta Politica, ancora una volta, ha dato prova del suo interesse verso il problema dei trasporti della comunità. Lo scorso 15 Maggio a Roma solo parlamentari del PD erano presenti alla raccolta dei Sindaci marsicani. La pioggia ha bloccato tutti gli altri politici laziali e abruzzesi.
Non li bloccherà, però, per chiedere il voto alla prossima tornata elettorale”, concludono.