Aielli – L’azienda “Cordone 1956”, fondata da Luigi Cordone ben 63 anni fa, vanta una vastissima esperienza nel campo sartoriale, grazie alla quale riesce a vestire un’ampia clientela in maniera impeccabile, attraverso la creazione di capi unici e personalizzati per linea, per taglio e per la lavorazione completamente manuale, con una cura particolare ai dettagli.
Dall’11 al 14 giugno a Firenze l’impresa ha preso parte per la prima volta alla più importante fiera della moda maschile, ovvero Pitti Uomo, che come è ben risaputo è il crocevia globale delle tendenze e delle novità, il luogo da dove prende slancio la campagna vendite delle aziende, l’occasione in cui promuovere o lanciare un nuovo progetto, presentare al meglio caratteristiche e principi di una collezione e trarre ispirazione per nuove creazioni.
La partecipazione alla fiera di Pitti Uomo ha permesso all’azienda “Cordone 1956” di avere un risalto anche da parte di media giapponesi e coreani, la cui presenza all’evento si è rivelata molto importante anche in vista della recente inaugurazione di uno showroom dell’azienda nella città cinese di Shaoxing, che conta quasi 5 milioni di abitanti, puntando soprattutto sulla vendita di camicie confezionate artigianalmente dalle sapienti mani aiellesi.
La “Cordone 1956” ha realizzato nell’ultimo anno un export pari al 95%, e dopo aver aperto uno showroom a Milano ed uno a New York, quello cinese è il terzo.
“Puntiamo sulla Cina per incrementare il nostro fatturato, in quanto è una economia che sta avendo una crescita pazzesca, e vogliamo essere presenti sul mercato nel momento in cui il made in Italy sarà richiesto ancor di piu” spiega Luigi Cordone, “il nostro obiettivo per l’anno in corso è sicuramente di consolidare la nostra presenza nel mercato americano, in quello londinese e anche degli emirati arabi, ma vediamo con un occhio clinico l’apertura di un negozio monomarca“.