Ortucchio. Dopo un rinvio di 24 ore dovuto a problemi al software di bordo è partito alle ieri 18 Dicembre alle 9.54 ora italiana, dalla base spaziale europea di Kourou nella guyana francese, il vettore Soyuz con a bordo il primo satellite Cosmo-Skymed di seconda generazione dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) e del ministero della Difesa. Oltre al satellite Cosmo Skymed il vettore ha portato in orbita anche la sonda Cheops, un gigantesco telescopio spaziale dedicato all’osservazione dei pianeti esterni al sistema solare, e il piccolo Ops-Sat un mini satellite che contiene il più potente computer mai andato in orbita e progettato per sperimentare software.
I segnali sono stati acquisiti dalla stazione di Terra della Telespazio ed è arrivata anche la conferma che il satellite Cosmo ha raggiunto la sua orbita polare eliosincrona a circa 620 chilometri di quota. Gli addetti ai lavori del Centro Spaziale del Fucino stanno continuando a monitorare la situazione, per poi andare a effettuare dei test in orbita per verificare il totale funzionamento di questi mezzi, adibiti all’osservazione della Terra. Anche questa volta la Telespazio si è dimostrata un punto di riferimento fondamentale per la portata a termine di traguardi così importanti nella ricerca spaziale.