Covid e case di cura private, Uil Fpl ”intervento immediato sulla provincia dell’aquila con misure ad hoc”

L’Aquila – “Subito misure ad hoc per la rete ospedaliera privata, come fatto in altre regioni,  altrimenti alla fine dell’emergenza covid ci troveremo ad affrontare un’altra crisi, che questa volta sarà di natura economica e sociale, con ripercussioni sulle prestazioni sanitarie e servizi erogati all’utenza”.

A lanciare il grido d’allarme per la grave situazione di stallo in cui versano le case di cura private della provincia dell’Aquila è il componente della segreteria provinciale Uil Fpl Florindo De Angelis che si rivolge al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e all’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì.

“In questi giorni di grave emergenza sanitaria, le organizzazioni sindacali sono state chiamate ad aprire tavoli di consultazione, per poter ricorrere agli ammortizzatori sociali con quasi tutte le case di cura private della provincia dell’Aquila – aggiunge – In questa settimana si stanno facendo ulteriori accordi con quelle strutture che avevano cercato di resistere con le proprie forze, pensando che sarebbero state coinvolte nella gestione emergenziale, andando a supportare la Asl, ma che ad oggi si vedono loro malgrado, costrette a ricorrere anch’esse al fondo di integrazione salariale”.

“Da troppo tempo, loro malgrado, e ottemperando a quelli che sono i decreti ministeriali e regionali, le case di cura private rimangono spettatrici inermi di fronte una situazione drammatica dal punto di vista sanitario, attendendo decisioni da parte della Regione, inerenti il ruolo che le stesse debbano avere in questo momento di grave emergenza sanitaria e che purtroppo stentano ad arrivare – precisa – L’emergenza covid non deve farci dimenticare di tutta quella parte di cittadini che soffre di altre patologie e che fino a qualche mese fa affollava le strutture ospedaliere pubbliche e private, affrontando non solo le problematiche legate al proprio stato di salute, ma anche la carenza di un sistema sanitario già oberato di lavoro con delle lunghe ed estenuanti liste d’attesa, che vedevano un supporto ed una valida alternativa nei servizi erogati dalle case di cura private”. 

“E’ qui che a nostro avviso, le strutture private potrebbero avere un ruolo strategico e quindi fare la differenza – aggiunge – In questo modo mentre la Asl si potrà concentrare nella gestione emergenziale da covid, le strutture private potrebbero fronteggiare le problematiche inerenti le altre patologie, legate ai bisogni e alle necessità degli utenti con problemi di salute in modo da contenerne la crescita, che paradossalmente potrebbe aggravare la situazione emergenziale sanitaria in atto”.

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