Scurcola Marsicana – Fonte Arnici è per molti scurcolani, e non solo, un luogo dell’anima, un piccolo rifugio immerso nella natura in cui recarsi per trovare refrigerio e silenzio. Basta andare sulla via Aranoria, lungo il percorso che conduce a Villa San Sebastiano, poco dopo il passaggio a livello. A Fonte Arnici c’è uno spazio recintato e curato in cui poter fare pic-nic, ci sono alberi che fanno ombra e, soprattutto, c’è l’antica fonte che per secoli ha offerto le sue acque ai contadini che curavano i campi circostanti. Peccato che questo luogo idilliaco sia stato brutalmente deturpato da persone che mostrano di non avere alcuna intelligenza e nessun rispetto per il bene comune.
Tomas Paolucci, che si è recato a Fonte Arnici come fa con regolarità, per tagliare l’erba e controllare che tutto fosse a posto, si è trovato di fronte allo scempio. Il suo messaggio è angosciato e furente: “la staccionata divelta si può aggiustare, sui tavoli e le panche non capisco questo accanimento barbaro. Sono stati distrutti inizialmente per farci il fuoco per la brace poi c’è sicuramente stato uno sfogo (…o divertimento?) che ha reso i tavoli e le panche praticamente inutilizzabili e i pezzi sono stati messi a mollo in acqua… immagino che ci sia stato un gran divertimento nel tentare di dare fuoco all’albero di fianco al ponticello in legno“.
La scena che Tomas si è trovato dinanzi agli occhi una volta giunto a Fonte Arnici è stata aberrante. L’amarezza e la costernazione sono ancora più profonde perché quel luogo è stato ripulito e ripristinato, diversi anni fa, da persone come il compianto Licinio Mazzei oltre ad Angelo Trombetta e Loreto Nuccetelli, tutti scurcolani doc, che hanno lavorato e impiegato soldi e risorse per mettere a disposizione di tutti un’area verde, libera e pulita. Peccato che l’idea e gli sforzi di queste persone siano stati calpestati e violati da gente indubbiamente stolta e dissennata. Ragazzacci? Teppisti? Giovani senza nient’altro di meglio da fare? Ma forse qualcuno potrebbe averli visti.