Avezzano – Si sono riuniti ieri pomeriggio, nel municipio del comune di Scurcola Marsicana, sindaci e rappresentanti dei 30 comuni soci del CAM. Per Avezzano era presente il commissario con il suo capo di gabinetto e l’avvocatura del comune. Obiettivo dell’incontro; organizzare il collegio difensivo per l’udienza fissata inizialmente il 1° giugno e poi rinviata al 28 dicembre 2020.
Davanti al tribunale ordinario dell’Aquila, presso la sezione che tratta le materie d’impresa, compariranno i 30 comuni soci del consorzio acquedottistico marsicano oltre all’Ersi, l’ente regionale per il servizio idrico integrato, dopo la chiamata di correo dell’ex presidente del consiglio di gestione, Paola Attili che, insieme ad un’altra ventina di amministratori, è destinataria di una richiesta di risarcimento danni, conseguenza dell’azione di responsabilità chiesta dai soci del consorzio per la presunta mala gestito degli amministratori.
La richiesta della Attili, accolta dal giudice, poggia sull’assunto per il quale i soci, oltre che Ato e Ersi, non potevano non conoscere la situazione debitoria del consorzio, per cui non potevano chiamarsi fuori dalle loro responsabilità perché la legge li obbligherebbe al controllo analogo, seppure tale onere, sul piano squisitamente tecnico, ben difficilmente potrebbe calarsi nelle corde dei soci che evidentemente si rifanno alle valutazioni del consiglio di sorveglianza, del collegio dei revisori e della stessa Ersi.
Il rischio che si profilerebbe, nel caso fosse riconosciuta una responsabilità oggettiva dei soci, sarebbero gli effetti nefasti di un eventuale danno patrimoniale che ricadrebbe paradossalmente sui comuni stessi, i cui rappresentanti pro-tempore, nel decennio che va dal 2008 al 2017, non avrebbero assolto alla funzione di controllo, contribuendo indirettamente alla lievitazione del debito del Cam che oggi vale 120 milioni.