Avezzano– La stagione 2019/2020 del campionato di Serie D si è ufficialmente conclusa e, ora, a tenere banco sono le questioni inerenti a promozioni e retrocessioni. La Lega Nazionale Dilettanti ha proposto di promuovere in Serie C le prime classificate in ciascun girone e di far retrocedere le ultime quattro in Eccellenza, segnando, di fatto, anche il destino dell’Avezzano Calcio. La decisione definitiva, però, spetterà al Consiglio Federale che, i primi giorni di giugno, si pronuncerà approvando o respingendo tale proposta.
Il presidente dell’Avezzano, Gianni Paris, ha più volte manifestato il suo dissenso in merito alla possibile retrocessione del club biancoverde e, attraverso i canali social, ha voluto ribadire la sua posizione: “Quando si naviga in mare aperto la barca può incontrare onde alte ed improvvise increspature. Questo è il momento che sta vivendo l’Avezzano Calcio con la proposta della Lega Nazionale Dilettanti di promuovere le prime di ogni girone di Serie D e far retrocedere le ultime quattro. La decisione mi spaventa perché ero convito che non venisse neanche proposta al Consiglio Federale, invece, è accaduto l’inverosimile. Spero che il Consiglio possa rifiutare la proposta e annullare la stagione, come avevo indicato sin dall’inizio. Credo ancora che azzerare le retrocessioni sia la cosa più giusta. L’Avezzano Calcio non può ritrovarsi in Eccellenza senza aver disputato le restanti otto partite della stagione regolare. Faremo comunque la domanda di ripescaggio perché credo che il nostro sia tra i punteggi più alti tra le squadre che si trovano nella nostra stessa situazione, ma soprattutto faremo ricorso al Tar“.
“Ritengo che sia stato violato un interesse legittimo da parte della Lega Nazionale Dilettanti con questa decisione assurda, dunque, mi batterò per i colori, per la maglia e per i sacrifici fatti in questi dieci anni di dirigenza. Sono convinto che, aldilà delle riforme, l’Avezzano Calcio potrà ritagliarsi un importante spazio in Serie D. Dalla LND e dal Consiglio Federale mi aspetto una sola parola: Rispetto! Ci vuole rispetto per il sacrificio dei presidenti, che danno lavoro a molte persone. Non bisogna fare di una stagione già catastrofica per via del Covid-19, un ulteriore danno a tutti coloro che non hanno potuto concludere un campionato che chissà come sarebbe finito. Mi auguro che, il 3 giugno, il sottoscritto possa raccontarvi tutta un’altra storia”, conclude il numero un della società marsicana.