Nel giorno dedicato al Perdono di Assisi una poesia della scrittrice Maria Assunta Oddi invita all’abbraccio fraterno

Il perdono.

Come un fiume che rapido si perde nella

Vastità azzurra del misterioso mare 

Come la luna che vince le ombre della notte

Nel sorriso di luce sull’aria tornata chiara

Come l’eco di un canto di capinera ebbro

D’umida fragranza sotto le stelle del bosco sacro

La mia anima liberata dalle sbarre della

Dolorosa prigionia trova dolce la pace.

 Oh Scandaloso stupore di un Dio bambino

Innamorato dell’umana fragilità!

Il creatore del mondo è senza dimora

Se non può abitare nel mio cuore.

Tra le giunture della stoppia solo

La speranza scorge spighe di grano

Dall’albane mietiture senza malerbe.

Salmi ardenti sulle labbra si fanno messaggi

Immortali d’abbracci fra l’eterno e l’effimero.

 Mi sento come un fiore appena sbocciato 

Che fiducioso si affida al vento piumato

Appoggiato tra ali stinte di farfalle e petali sgualciti.

A questo nulla che nel suo nome si fa tutto

La “pietas” benevola di vita nuova

Dà barlumi infiniti a vincere la notte.

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