MARSICA – Il PD non fa in tempo a sferzare Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo, accusato, insieme a tutto il centrodestra di essere in totale confusione e di non sapere dove si trovi la Marsica che il consigliere della Lega, Simone Angelosante dirama un comunicato nel quale snocciola i dati degli investimenti deliberati dalla Giunta Regionale per l’ospedale di Avezzano.
«Altro che Sanità Marsicana abbandonata dalla Regione: 2.577.000 euro di interventi urgenti su Ospedale di Avezzano con potenziamento della rianimazione che passa da 6 a 14 posti letto, 6 posti letto di terapia sub intensiva, sistemazione muraria ed infrastrutturale del Pronto Soccorso ed assunzione di medici, infermieri ed OSS.» Queste le sue perentorie parole che indicano un cronoprogramma che varia da 90 giorni per gli interventi più semplici a 9 mesi per quelli più complessi.
«È stato ufficialmente individuato l’interporto quale area di struttura movimentabile in caso di emergenze contingenti. Inoltre verrà acquistata un’ambulanza specializzata per il trasporto di malati contagiosi per ogni ASL. La Sanità Marsicana non è abbandonata!»
E sui tamponi che ci dice?
«Ad Avezzano siamo tra i primi in Italia, ad aver avuto il sistema dei tamponi in 20 minuti. C’è stata qualche dichiarazione, se non ricordo male di Giorgio Fedele (M5S), che ha lasciato intendere che i tamponi fossero terminati. Non è vero perché la Protezione Civile sta provvedendo a reperire un adeguato stock, l’ho verificato personalmente.»
Insomma, sull’emergenza, la struttura sanitaria sta rispondendo bene!
«Ringrazio personalmente la commissione tecnica regionale che ha lavorato molto su questo fronte, in particolare il dottor Angelo Blasetti, capo dipartimento dell’emergenza nella nostra ASL e ovviamente l’assessore Verì che ha fortemente voluto questo intervento su Avezzano che viene trattato alla stessa stregua degli altri ospedali provinciali.»
Vanno benissimo le risorse su Avezzano, ma Pescina e Tagliacozzo, a mani vuote, fanno bene ad arrabbiarsi.
«Non si arrabbieranno più perché riapriremo i PPI che fra l’altro, nessuno si è mai sognato di chiudere in via definitiva. Come già annunciato da Testa, la data limite fissata è il 30 giugno. Quindi non solo non è vero che la sanità marsicana sia allo sbando ma soprattutto, nella provincia dell’Aquila, e nella Marsica in particolare, noi siamo quelli che hanno garantito un numero dei contagi molto contenuto, sicuramente fra i più bassi d’Abruzzo.»
Sta dicendo che è andato tutto liscio?
«Affatto! È evidente che un’emergenza di questa portata, mai gestita da nessuno prima di noi, ha generato diversi problemi ma questo gridare allo sfascio continuo, non rende giustizia agli sforzi che sono stati fatti. Ci sono stati dei problemi per carità, ma non sono peggiori o diversi da quelli avvertiti in altre zone d’Italia.»
Paolucci e Piacente, del PD, dicono che la riapertura dei PPI è un atto dovuto sul quale vigileranno perché non si fidano delle promesse vuote. Secondo loro la Regione sapeva di andare incontro a un illecito, per quello ha cambiato idea.
«Non sono avvezzo a questo tipo di polemiche, mi limito a fornire i numeri veri, quelli deliberati dalla Giunta. il vero problema del sistema sanitario marsicano, quello per cui mi sto battendo e continuerò a battermi, è la carenza dei medici in generale e delle figure apicali in particolare. Noi non abbiamo i Primari. Mi sto battendo per far fare i concorsi, sia per il personale medico che paramedico. Ma la battaglia che continuerò a fare, anche al fianco dell’assessore che mi ha dato rassicurazioni, sarà quella di reperire Primari per i reparti, perché un Ospedale, al di là della struttura, è fatto di persone, di uomini e donne.»
La mancanza di personale e di Primari in particolare, da cosa deriva?
«Intanto non sono stati più fatti i concorsi per l’assurda politica dei tagli perpetrata negli scorsi anni, e poi non dimentichiamo le scelte della politica nazionale, che inserendo il numero chiuso negli atenei, ha determinato un problema di ricambio generazionale nella professione medica, soprattutto in ambito specialistico. Oggi non si trovano più rianimatori in giro. Questa è la verità.»
Secondo Angelosante la figura del Primario è fondamentale perché in essa, risiederebbe l’autorità connessa all’autorevolezza e alla responsabilità di organizzare i reparti per farli funzionare. «Oggi non è così perché, la dove non c’è una testa al comando di una struttura, è chiaro che si naviga a vista. La vera emergenza sanitaria in Marsica è questa!»
Di solito l’obiezione che si fa è che deve essere rifatta la rete ospedaliera.
«Guardi, in un Ospedale di primo livello come quello di Avezzano certi reparti ci devono essere per legge. Mi riferisco al Pronto Soccorso, al Laboratorio Analisi, o altri, nei quali devono essere insediati, con estrema urgenza, dei Primari.»
Le scadenze elettorali sono un motivo in più per tenere alta l’attenzione su questi temi?
«Voglio vedere di cosa parlerà il PD quando alla fine di giugno i PPI saranno stati riaperti h24. Voglio vederlo Paolucci che ritorna a fare i comizi, contro chi li fa? Contro se stesso?»
Vi viene contestato che i due PPI di Pescina e Tagliacozzo, siano stati gli unici chiusi in tutto l’Abruzzo!
«Questo non è vero, ce ne sono stati anche altri. Ma forse qualcuno dimentica che se li abbiamo temporaneamente chiusi, è stato perché a Pescina un medico si ammalò di Covid. Se non fossimo intervenuti, avremmo rischiato di chiudere completamente, entrambe le strutture. Mentre in realtà sia a Tagliacozzo che a Pescina, tutto quello che è stato possibile tenere aperto, ha continuato a funzionare.»
Angelosante aggiunge che dopo la delibera della Regione, ai primi di maggio, è stato riaperto tutto tranne che i PPI per un problema di organici, perché con le nuove disposizioni andrebbero raddoppiati i medici per far funzionare i percorsi Covid predisposti appositamente per garantire il funzionamento dei presìdi nella massima sicurezza.
«Nella fase più acuta dell’emergenza, non avevamo i numeri per fare tre percorsi Covid in aggiunta al pronto soccorso di Avezzano. Il manager Testa ha ampiamente spiegato le sue scelte, suffragate da riscontri scientifici e normativi. Se si pensa che nello spazio di percorrenza di una ventina di minuti, mezz’ora al massimo, abbiamo ben tre Pronto Soccorsi, è evidente che in una fase di emergenza, andavano fatte delle scelte. Le richieste del territorio sono legittime, ma le informazioni vanno date in maniera corretta.»
Se non c’è mai stata alcuna decisione di chiudere definitivamente i PPI perché la gente è scesa in la piazza?
«Io rispetto la piazza, rispetto le firme raccolte e rispetto tassativamente la volontà popolare, dico solo che le cose vanno spiegate a 360 gradi altrimenti non va bene.»
Intanto il nuovo piano di riordino della rete ospedaliera regionale prevede quasi un milione di euro anche per migliorare la qualità dei servizi sanitari del Teramano. Il consigliere regionale e capogruppo della Lega, Pietro Quaresimale, esprimendo la sua soddisfazione afferma «Il piano di finanziamenti previsto dall’Esecutivo Regionale, servirà ad ammodernarne e migliorare le sedi dei pronto soccorso di Teramo, Giulianova, Atri e Sant’Omero. Una vera scommessa vinta da parte di questa maggioranza che, in maniera equilibrata, ha valorizzato sia le strutture sanitarie della costa, sia quelle dell’Abruzzo Interno.»