Marsica – La Regione Abruzzo sosterrà gli investimenti per lo sviluppo socio-economico delle aree rurali incentivando la diversificazione delle attività mirate all’incremento dei redditi delle imprese agricole. L’accesso ai contributi è riservato agli imprenditori agricoli, ovvero a chi esercita attività di coltivazione di fondi agricoli, di selvicoltura, di allevamento di animali comprese le attività connesse
Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una delle fasi del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine. Rientrano nella fattispecie anche le attività esercitate dall’imprenditore agricolo per la manipolazione, la conservazione, la trasformazione, la commercializzazione e la valorizzazione dei prodotti così ottenuti.
I contributi riguardano anche le attività dirette alla fornitura di beni e servizi, mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda, impiegate nell’attività agricola esercitata, comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge, sia in forma individuale che associata, le cui imprese, rientrino per dimensione, nella micro e piccola impresa.
Per partecipare al bando occorre avere un’età superiore ai 18 anni, essere iscritto alla Camera di Commercio essere titolare di partita IVA con codice di attività agricola, essere iscritto all’Anagrafe delle Aziende Agricole, mentre altri particolari requisiti, sono richiesti per gli investimenti finalizzati all’agriturismo e/o all’attività di fattoria didattica e/o di agricoltura sociale.
Le spese ammissibili riguardano la ristrutturazione e l’ammodernamento dei beni immobili e delle loro aree di pertinenza, la costruzione di immobili finalizzati all’attività d’impresa, l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature per lo svolgimento delle attività, l’acquisto di hardware e software inerenti o necessari alle attività, la realizzazione di siti internet e applicazioni per la commercializzazione online e le spese generali collegate agli investimenti, comprese le spese per parcelle a tecnici incaricati e consulenti di sostenibilità ambientale ed economica, inclusi gli studi di fattibilità, nel limite massimo del 4%.
Il totale dell’investimento deve essere compreso fra un minimo di € 20.000 e un massimo di 250.000 euro. Non saranno ammesse domande con una spesa inferiore all’importo minimo. Le domande con spesa prevista, superiore al limite massimo della spesa ammissibile, in sede di istruttoria, verrà ricondotta al limite massimo di € 250.000
Il tutto verrà realizzato in regime – de minimis – e sarà pari al 50% del costo dell’investimento ammissibile, mentre potrà raggiungere il 60% del costo dell’investimento, per interventi localizzati in aree particolari. Sarà possibile presentare le domande a partire dal 15 settembre fino alle 24.00 del 30 settembre 2020. Le stesse verranno esaminate e finanziate secondo l’ordine cronologico di presentazione fino a esaurimento delle disponibilità finanziarie stanziate.