Avezzano – “Dizionario Alternativo” il nuovo libro di Don Aldo Antonelli sarà presentato venerdì 26 giugno alle ore 18:00 negli spazi esterni dell’Aia dei Musei.
Una miniera di citazioni e provocazioni, tracce di riflessione e spunti di meditazione che spaziano dalla politica alla religione, dall’etica alla filosofia.
Utilissimo strumento per insegnanti ed educatori. Per tutti un corroborante compagno di strada, contro gli assoluti idolatrici e la coriandolizzazione del sapere, contro la cultura dell’amnesia e del silenzio opportunistico, contro la dittatura della superficialità e del pensiero apocalittico.
Prefazione
di Raniero La Valle
È un singolare dizionario quello che viene presentato qui, con una caratteristica che lo differenzia da tutti gli altri. Mentre i dizionari si presentano con sussiego, esibendo una loro presunta oggettività e completezza, questo si presenta con umiltà, come una costruzione del tutto personale e di parte, mettendo insieme citazioni e detti di personaggi che si parlano attraverso i secoli. Un assortimento che dimostra non solo la varietà e ricchezza delle letture dell’Autore, ma anche come in tutto il corso della storia sui grandi temi che hanno investito la vita dell’uomo sulla terra si sono rincorsi i pensieri, i moniti di quanti sono stati creatori e protagonisti della cultura vivente che ha cercato di darne ragione. In effetti le parole assunte in questo dizionario sono (quasi) tutte cruciali e decisive per il destino dell’uomo. Non c’è nulla di casuale nell’aver messo insieme Kant e Ivan Illich, Marx e padre Balducci, Lévinas e Panikkar, Gramsci e Turoldo. Se si uniscono con un filo rosso tutti i punti di questa mappa, appare una storia intellettuale e spirituale, appaiono le tessere di un mosaico in cui è impressa un’immagine del mondo. Anche per ciascuno di noi sarebbe così: se ciascuno di noi si mettesse a richiamare dal fondo della memoria i personaggi e le citazioni che hanno attraversato e lasciato traccia nella sua vita, ne ricaverebbe la sua biografia; ma il bello di questa operazione consisterebbe e consiste nel fatto che non si tratta di un’autobiografia, ma di “una biografia scritta da altri”.