Scurcola Marsicana – Il grande poeta tedesco Heinrich Heine nel 1821, nella tragedia intitolata “Almansor”, scrisse “dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli esseri umani“. Forse buttare dei libri non si può considerare alla stregua del bruciarli, ma rimane un atto davvero sgradevole. Un senso di profondo dispiacere è quello che traspare dalle parole del Sindaco di Scurcola, Maria Olimpia Morgante, che ha commentato il ritrovamento, tra i rifiuti, di un prezioso volume, dedicato alla storia del paese marsicano, pubblicato nel 2005 dall’allora amministrazione comunale.
“Questo libro su Scurcola Marsicana è stato rinvenuto tra tanti altri in un centro raccolta rifiuti. Ora se la persona che lo possedeva ha ritenuto opportuno disfarsene, avrebbe fatto più bella figura a regalarlo, portarlo in una biblioteca o riconsegnarlo in Comune“, scrive sinceramente indignata la Morgante. “Scurcola Marsicana Historia” è un volume importante nato grazie al lavoro e all’impegno di tre importanti rappresentanti della cultura marsicana: Giuseppe Grossi, Raffaele Colapietra e Fulvio D’Amore. Ed è davvero un gran peccato sapere che qualcuno ha pensato di buttare questo e altri libri tra i rifiuti. Nessun libro merita questo genere di trattamento.
Il rispetto per la nostra storia, le nostre radici, le nostre tradizioni passa anche attraverso la cura che abbiamo nei confronti di oggetti, come i libri, per l’appunto, che quella storia, quelle radici e quelle tradizioni sono in grado di conservare e trasmettere. Buttarli via, senza alcun riguardo denota, evidentemente, scarso attaccamento e scarsa cura di quello che siamo stati e che siamo tuttora. Conclude il sindaco di Scurcola: “L’altro volume dov’è? Se volesse disfarsi anche di quello, ce lo restituisca!“.