In un comunicato a firma di Antonello Santilli, Presidente WWF Abruzzo Montano, Nicoletta Di Francesco, Presidente WWF Chieti – Pescara, Claudio Calisti, Presidente WWF Teramo e Fabrizia Arduini, Presidente Zona Frentana e Costa Trentina, l’associazione ambientalista boccia il disegno di legge, approvato dalla Giunta Regionale e pubblicato in questi giorni sul sito della Regione Abruzzo.
Il progetto contempla una nuova cartografia, definita caotica dal WWF, perché escluderebbe pezzi di territorio soprattutto nella Valle Subequana, ma anche sull’Altopiano delle Rocche. Il WWF parla senza mezzi termini di riperimetrazione contraria a ogni logica, non solo tecnico-scientifica di continuità e tutela ambientale, ma anche amministrativa e di buon senso «Infatti, se essa andasse in porto, ci si ritroverebbe a percorrere alcuni sentieri con un piede nel Parco e l’altro no!» dicono gli ambientalisti.
Il 23 giugno il WWF Abruzzo, insieme ad altre associazioni, ha lanciato una raccolta firme per cercare di salvare il Parco Regionale Sirente Velino dal progetto di legge regionale che prevede la sua riperimetrazione e il taglio di ben 8000 ettari di territorio. Alla richiesta di aiuto hanno risposto fino ad ora 8000 persone appartenenti a diverse associazioni ambientaliste territoriali e nazionali, ma anche comuni cittadini che hanno a cuore il futuro dell’Abruzzo interno, e dei piccoli paesi che lo popolano, e hanno firmato online la petizione.
«Questa proposta di legge non deve passare!» dicono i referenti del WWF che aggiungono «La discussione che si è aperta attorno a essa deve diventare un’occasione di rilancio dell’azione del Parco Regionale Sirente Velino.» e proseguono «In effetti la gestione del Parco è stata, a dir poco, vergognosa in questi anni: il suo commissariamento va avanti dal 2015 e già in precedenza vi erano stati periodi di gestione straordinaria; il suo perimetro ha già subito molteplici revisioni nel 1998, nel 2000 e nel 2011, arrivando a creare un vero e proprio cuneo al suo interno.»
Il WWF ricorda che non è stato ancora approvato il Piano del Parco, giacente in Regione da tre anni, e sottolinea che è arrivata l’ora di restituire serenità a questa struttura, favorendo la nomina di un Presidente e il ritorno alla gestione ordinaria, affinché esso possa fungere da volano per l’economia di tutte le aree rurali coinvolte al suo interno che sono da tempo oggetto di abbandono e di disinteresse da parte della politica regionale.
Le organizzazioni territoriali abruzzesi del WWF si uniscono all’appello lanciato da tantissime associazioni e chiedono a tutti di firmare la petizione al link: http://chng.it/LJhN27RW46
«Tutti insieme a tutela del Parco, della natura e dell’economia verde che in quel territorio può rappresentare un’occasione di sviluppo sostenibile per tutti.» questo l’accorato richiamo all’opinione pubblica.