Marsica – Meridiani Montagne, rivista bimestrale monografica sulle montagne del mondo, dedica il suo ultimo numero, il 105 di luglio 2020, ai Monti Marsicani e al Sirente-Velino. Anche le nostre montagne finiscono in copertina, dunque. Nell’editoriale del direttore della rivista, Marco Casareto, si può leggere: “Più conosciuti sono i Monti Marsicani e le cime del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con il Sottogruppo delle Mainarde. La Marsica è una terra schiva, fatta di montanari e valli selvagge. Qui la tradizione si respira ancora forte. Nei primi anni Venti il pescasserolese Benedetto Croce, filosofo e poi senatore, promosse la prima legge italiana di tutela del paesaggio. Erminio Sipari, suo cugino, fu il primo presidente del Parco nazionale d’Abruzzo (allora si chiamava soltanto così) e capì subito – come racconta Stefano Ardito nel reportage che apre questo numero di Montagne – che in Italia un’area protetta doveva includere i centri abitati e portare lavoro e ricchezza, non essere solo un’area di wilderness come negli Usa“.
Nel luglio del 2018 Meridiani Montagne aveva dedicato un numero al Gran Sasso e alla Majella adesso, invece, è arrivato il tempo di muoversi in altri spazi d’Abruzzo, quelli che si trovano tra il Parco naturale Sirente-Velino e il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. In questo numero si potrà camminare per giorni lungo un percorso che unisce idealmente le due aree protette, tra Ovindoli e Pescasseroli, tra le tondeggianti vette tipiche dell’Appennino e montagne dalle forme alpine. Si seguiranno le tracce del camoscio appenninico – salvato dall’estinzione e oggi in costante ripresa – e quelle dell’orso marsicano e del lupo.