Il consigliere di opposizione Montelisciani interviene sull’installazione del tempio crematorio a Tagliacozzo: “necessario un confronto. La cittadinanza sia coinvolta nella decisione”

Tagliacozzo – Riguardo al project financing che porterebbe all’installazione di un forno crematorio nei pressi del comune di Tagliacozzo, interviene il consigliere comunale di opposizione Vincenzo Montelisciani.
Prima di prendere decisioni è assolutamente necessario che si dia seguito ad una discussione seria, approfondita e pubblica, che sappia raccogliere le istanze dei cittadini che sono giustamente preoccupati per le possibili ripercussioni negative di un’attività del genere.

Come ebbi a dire nel primo e ultimo incontro informale che ha riguardato la vicenda non ci devono essere preclusioni etico-morali al riguardo; tuttavia, un’opera di questo tipo è molto impattante e crea preoccupazione tra i cittadini, certamente per il delicato tema che investe, e nondimeno per le possibili negatività sulla salute pubblica. Tanto più per un’opera che è e che viene percepita come non necessaria.
Bisogna entrare nel merito con precisione e valutare con scrupolo tutti i dettagli del progetto, senza tralasciare nulla.

Al riguardo abbiamo individuato 5 temi su cui chiediamo di concentrare l’attenzione. Sono informazioni necessarie, valide per la valutazione di qualsiasi progetto. A maggior ragione per un’opera come questa. I temi sono:
1) tutela della salute dei cittadini;
2) valutazione sulla localizzazione dell’area di intervento;
3) valutazione del piano aziendale pluriennale di dettaglio;
4) ricaduta occupazionale sul territorio;
5) termini economici della concessione.

In sostanza, prima di dire sì o no, dobbiamo capire se questa opera, considerata nell’insieme dei bonus e dei malus, sia utile o no ai cittadini di Tagliacozzo. E’ evidente che non si può approvare una finanza di progetto se prima non si ha chiaro qual è l’interesse pubblico ad esso sotteso e il beneficio che potrà trarne la popolazione. Gli amministratori devono esercitare pienamente e responsabilmente la propria responsabilità di esercizio della discrezionalità politica e di indirizzo dell’azione amministrativa; questa responsabilità ricade in primis sulla Giunta, ma non può essere un organo composto da cinque persone a prendere decisioni di questo tipo. Su questo progetto è necessario un confronto.

Chiediamo dunque all’Amministrazione di programmare una serie di incontri da tenersi prima di un’eventuale convocazione del Consiglio Comunale. Questi incontri andrebbero pensati e proposti come step di una fase conoscitiva, propedeutica alla più ampia informazione e partecipazione della cittadinanza, e che comunque va avviata non appena possibile. Anche in passato abbiamo rivolto appelli al dialogo e all’ascolto su temi fondamentali per la nostra comunità. Confidiamo che, almeno in questo caso, non cadano nel vuoto”.

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