Giù le mani dal Parco Sirente-Velino. Rifondazione aderisce alla manifestazione di protesta del 24 luglio

AbruzzoRifondazione Comunista aderisce e invita tutte e tutti a partecipare venerdì 24 luglio alle ore 17,30 a Rocca di Mezzo (Aq) al Sit-in di protesta contro la proposta della Giunta Regionale di centrodestra di riperimetrazione del Parco regionale Sirente-Velino. Per ribadire insieme ai comitati dei cittadini dei comuni del Parco e alle forze ambientaliste: No alla riduzione del Parco Naturale Regionale Sirente Velino; tuteliamo la fauna d’Abruzzo; Sì al rilancio dell’unico Parco regionale dell’Abruzzo che un tempo ambiva a essere la Regione Verde d’Europa.

A 30 anni dall’istituzione del Parco, il consiglio regionale non ha ancora completato l’iter di adozione del Piano del Parco regionale per una corretta zonizzazione delle aree dei comuni interessati. Nel frattempo si continua ad intervenire con riperimetrazioni, tagli arbitrari e clientelari. Lo aveva fatto il centrosinistro con una pessima iniziativa dell’allora assessore Pezzopane, poi ci riprovarono durante la Giunta di centrodestra di Chiodi (tentativo bloccato nel 2013 dalla mobilitazione di ambientalisti e Rifondazione in consiglio regionale e la raccolta di più di 150.000 firme). Ci aveva riprovato l’assessore Donato Di Matteo con la giunta D’Alfonso.

La proposta di legge della Giunta Marsilio per la riduzione del Parco Regionale Sirente Velino di circa 8000 ettari soprattutto nella Valle Subequana ma anche sull’Altopiano delle Rocche, è irricevibile. Una riperimetrazione volta ad accontentare gli appetiti di doppiette e cementificatori, priva di qualsiasi logica tecnico-scientifica e naturalistica, volta a generare ulteriore confusione sul territorio.

L’attacco al Parco purtroppo è di nuovo bipartisan. Il Masterplan della ex giunta di centrosinistra aveva previsto la costruzione nel cuore del Parco di 3 nuovi impianti di risalita e di 7 nuove piste per lo sci 12,8 milioni di euro di fondi pubblici. Una follia in tempo di cambiamenti climatici. Diverse associazioni hanno promosso ricorso al Tar.

Quelle risorse andrebbero utilizzate per la valorizzazione del parco, per altre tipologie di turismo più rispettose dell’ambiente, ma soprattutto per restituire servizi di base e di prossimità agli abitanti del parco dai presidi sanitari alla depurazione delle acque; per combattere lo spopolamento delle aree interne con una progettualità di lungo respiro e opere concrete non cattedrali nel deserto della neve che non c’è.

Il parco regionale Sirente-Velino va fatto funzionare e rilanciato ponendo fine al commissariamento che dura dal 2015. Siamo i custodi di specie protette a livello continentale, dall’Orso bruno marsicano all’Aquila reale passando per il Lupo e il Grifone. Abbiamo tutte e tutti il dovere di salvaguardare la vita nei parchi e di tutelare la preziosa biodiversità degli habitat che li caratterizzano.

Ricordiamo che nel 2013-14 l’attuale consigliere regionale e sindaco di Ovindoli leghista Simone Angelosante era contro la riperimetrazione del parco. Ci aspettiamo che si opponga ora al progetto della sua giunta.

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