L’opera risale al 1828 ed è stata eseguita dall’incisore Bartolomeo Pinelli. L’artista ha immortalato delle figure che indossano il costume tradizionale del paese di Gioia dei Marsi. Ovviamente l’abito più colorato ed elaborato è quello della donna che, come si evince dalla stampa, è costituito da elementi di tinte e fatture diverse. Immancabile, come vuole la tradizione marsicana e abruzzese, il fazzoletto piegato con estrema arte e posto sul capo.
Dettaglio sicuramente interessante il bel ciondolo dorato appeso al collo con al centro quello che potrebbe essere un corallo, anch’esso richiamante l’arte orafa d’Abruzzo. L’uomo e il bambino, invece, devono accontentarsi di pantaloni al ginocchio, camicia e giacca. In sostanza, anche durante l’800, l’abbigliamento femminile riservava maggiori attenzioni e maggiore fantasia.
In merito all’esecutore del disegno, Bartolomeo Pinelli, si può affermare che fu un pregiato e noto incisore, pittore e ceramista. Sembra che nel corso della sua carriera, Pinelli abbia realizzato circa quattromila incisioni e diecimila disegni. Era nato a Roma, a Trastevere, nel 1781 e si era formato presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Tornato a Roma iniziò a lavorare per varie committenze e si dedicò ai suoi studi dei costumi e scene popolari. Il disegno dei costumi di Gioia dei Marsi rientra proprio in questo filone artistico che tanta fortuna ebbe nel corso del XIX secolo.