Avezzano – Questo anno 2020 verrà ricordato come l’anno più caldo del secolo, per tutte le conseguenze della crisi post-pandemia, ora sempre più economiche e sociali, per la stessa Marsica. In particolare assistiamo sgomenti, da una parte al crollo nei consumi dei cittadini e dall’altro alla drastica riduzione delle vendite da parte dei nostri coltivatori, costretti addirittura a distruggere i loro raccolti agricoli. Una situazione gravissima, che va denunciata e combattuta con misure di sostegno da parte di tutte le istituzioni pubbliche, ai vari livelli.
Uno scenario da brividi che vede penalizzati i soggetti più deboli del mercato, produttori e consumatori, rispetto ad una grande distribuzione nazionale ed internazionale, dalle logiche di pura speculazione. La Feder.Agri Marsica chiede con forza alle Istituzioni tutte, a partire dagli enti locali e la Regione Abruzzo, di sostenere un documento unitario, concordato con le varie associazioni di categoria, per portare ai diversi livelli decisionali le relative proposte, anche attraverso interpellanze parlamentari.
La voce della nostra Terra deve arrivare forte e chiara, sia all’Aquila che a Roma, senza più rinvii, vista l’emergenza acuta dell’intera economia locale, già indebolita dalla crisi negli altri settori produttivi. Un particolare ringraziamento va a mons. Pietro Santoro, Vescovo di Avezzano ed alla stessa Caritas, ora più che mai in prima linea per assistere i tanti soggetti fragili, vulnerabili ed in difficoltà della nostra società.