Una poesia per la giornata mondiale degli insegnanti

Oggi, 5 ottobre, è la giornata mondiale degli insegnanti, che quest’anno celebra la capacità dei docenti di tutto il mondo di continuare a garantire alle nuove generazioni il diritto allo studio e alla crescita culturale nonostante l’emergenza sanitaria. Adottando, come hanno messo in rilievo i rappresentanti dell’Unesco, soluzioni didattiche innovative, è stato possibile, tramite la didattica a distanza, mantenere vivo il dialogo educativo. Tuttavia, come diceva San Francesco De Sales, ai docenti va riconosciuta una sensibilità empatica che motiva alla conoscenza: “solo ciò che esce dal cuore entra nel cuore”.

L‘arte di insegnare, ha scritto Anatole France, consiste tutta e soltanto nel risvegliare la naturale curiosità delle giovani menti: accendere una scintilla, anche di fronte a ostacoli che sembrano insuperabili come nel periodo del “Distanziamento” sociale, per progettare un futuro migliore.

Ai “maestri di vita” che ogni giorno dedicano il loro tempo ai ragazzi per la crescita di saperi non solo conoscitivi ma affettivi e valoriali, dedico questa poesia.

 

Per voi, cari maestri.

Se addolcite

I crucci infantili

Con le sue gioie

E le sue pene fugaci,

Se confortate

Il pianto dei bimbi

Stringendo le loro mani

Nel calore delle vostre,

Se accompagnate

Narrando fiabe

Il sorriso prezioso

Sui loro volti assorti,

Se inseguite i loro pensieri

Perduti nel suono 

Di una campana,

Nel canto d’un uccello,

Sull’albero fiorito di luce

Siate benedetti,

maestri di dolce vita,

per la fanciullezza

che ancora abita 

nel vostro cuore.

di Maria Assunta Oddi

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