Tagliacozzo – “In questi giorni, molto sconcertato, ho assistito in silenzio alla fantasiosa ricostituzione circa il rinvenimento di 10 cassette ossario presso il cimitero di Tagliacozzo, ricollocate poi nel piccolo cimitero di Tremonti. Per rispetto delle salme e dei parenti, ho ritenuto doveroso raccontare la pura e semplice verità, evitando qualsiasi speculazione mediatica come di fatto già si è verificato”. E’ quanto scrive l’ex sindaco di Tagliacozzo Maurizio Di Marco Testa.
“Nella primavera del 2010 (Amministrazione Rossi e il sindaco Vincenzo Giovagnorio consigliere di opposizione) si registrarono pesanti dissesti e crolli nella parte di valle del cimitero di Tremonti. A causa degli eventi, la ditta che si occupava dei servizi cimiteriali provvide (forse in maniera incauta) a esumare alcune salme, componendole in cassette metalliche e trasferendole presso il cimitero di Tagliacozzo, non potendole collocare per motivi logistici in quello di Tremonti.
La mia Amministrazione (eletta nel maggio del 2011 e Vincenzo Giovagnorio eletto consigliere di minoranza) si è subito interessata del problema, tant’ è vero che ha stanziato euro 160.000 circa, necessari alla messa in sicurezza del cimitero di Tremonti (con pali e muri di contenimento in cemento armato), alla costruzione di un blocco di nuovi loculi e un congruo numero di colombaie per la tumulazione delle cassette ossari.
I lavori sono terminanti nell’autunno del 2016 e già in tale data era possibile programmare il rientro delle 10 cassette ossario depositate presso il cimitero Tagliacozzo. Alla luce dei fatti descritti mi domando e vi domando, cosa ha fatto di eccezionale il Sindaco Giovagnorio e la sua amministrazione. Nulla, anzi ha ritardato il rientro delle salme di circa un anno, per una problematica che doveva conoscere da ben sette anni (prima come consigliere e dopo come sindaco). Mi fermo con queste considerazioni e lascio a voi le vostre. Aggiungo solo un’ ultima tra le tante celebri frasi del grande Totò: “Sindaco mi faccia il piacere”.