Avezzano – Comincia con il passo cadenzato Eugenio Forgillo, presidente del Tribunale di Avezzano, ieri riferendo davanti a un’aula del Palazzo di Giustizia prima deserta poi riempitasi improvvisamente.
Come riportato dal quotidiano Il Messaggero, il presidente sottolinea il fatto di non voler fare polemica, di voler mantenere i piedi per terra e, con tono conciliante assesta una serie di randellate dialettiche sulla testa di Franco Colucci, presidente dell’Ordine degli avvocati il quale aveva criticato la sua uscita di qualche giorno fa, le sue comunicazioni cioè rese alla stampa sempre nello stesso luogo nel corso delle quali aveva sottolineato la grave situazione esistente al Tribunale marsicano.
Forgillo usa una procedura in uso nelle aule: e cioè porta le prove. Ha avvertito Colucci più volte su quello che stesse accadendo in ambito giudiziale e che cioè il Tribunale stesse scomparendo e che occorreva porre rimedio a tale situazione. Mostra sul tabellone luminoso ora e data delle telefonate a Colucci e poi sottolinea la circostanza che lui, il presidente dell’Ordine, non lo avesse mai avvertito dei suoi passi percorsi per il mantenimento della struttura in città. Per esempio? Quando Colucci ha incontrato il sindaco di Avezzano per parlare di Tribunale o quando il presidente dell’Ordine abbia mai preso iniziative (se le ha mai prese) a favore del mantenimento. Eppure- ha aggiunto nella sostanza Forgillo– per preoccuparsi ve n’era ben donde. Per esempio il Csm aveva messo in organico del Tribunale tre posti da coprire. No: un errore, alla fine a mancare saranno cinque giudici. Altrove questa situazione grave non si è registrata.
inoltre: la comunicazione della possibilità (attenzione solo possibilità, ora la vicenda deve essere discussa e approvata) che ci possa essere un trasferimento a Napoli (che non è una punizione ma la postazione da occupare è una delle più prestigiose d’Italia) è del 16% dunque a suo giudizio imprevedibile e inimmaginabile quando lui stesso aveva incontrato la stampa.
E non ha avuto timore, Forgillo, di calpestare il terreno minato della vicenda riguardante la proclamazione degli eletti alle ultime amministrative al Comune di Avezzano. La decisione che è stata molto criticata – ha nella sostanza detto Forgillo – è stata collegiale, ma frutto di una accurata riflessione «non esclusivamente mia». Dunque tutte le congetture, le illazioni pesanti che sono state avanzate sono fuori luogo.
«Come- ha detto Forgillo– mi hanno accusato di aver preso decisioni che avrebbero favorito il mio trasferimento. Incredibile, inaffidabile, offensivo». E poi una considerazione politica e di costume: c’è stato un avvocato-politico che ha comiziato contro di me senza ritegno. «Non si fa così- ha commentato il presidente vestendo l’abito del buon padre di famiglia- non si dimostra unità d’intenti».