Avezzano – Oltre dodici anni dall’accertamento dei fatti e dieci dalla formale contestazione degli organi inquirenti della Guardia di Finanza di Siena e di Avezzano. Tanti ne sono occorsi per arrivare alla conclusione del processo penale di primo grado per circa una quindicina di imprenditori marsicani che, tra il 2002 e il 2006, si erano riforniti di carburante presuntivamente a costo ribassato – in quanto, secondo l’accusa, materiale derivante da attività illecite – da una società marsicana di distribuzione di prodotti petroliferi. Ai legali rappresentanti della Società fornitrice, M. P. e F. P., il Tribunale di Avezzano aveva contestato i reati di truffa, falsità in sigilli di Stato ed evasione fiscale, commessi in relazione a forniture di prodotti petroliferi a Poste Italiane, Trenitalia SpA, Enel, Regione Campania e ministero delle Finanze, per i quali è stata emessa da poco sentenza di non luogo a procedere perché prescritti.
Stessa sorte è toccata a gran parte degli acquirenti chiamati a rispondere del reato di ricettazione – che paradossalmente prevede una pena maggiore – per aver acquistato ingenti quantità di prodotti petroliferi a costo ribassato forniti dalla Società di distribuzione.
Il giudice del Tribunale di Avezzano, dottoressa Anna Carla Mastelli, dopo una lunga camera di Consiglio e dopo aver analizzato tutte le tredici posizioni rimaste, ha assolto per parte dei reati P.G. e D. B. W. perché il fatto non sussiste; pronunciando sentenza su parte delle residuali posizioni coinvolte nelle persone di A. D.; R. G.; D. R. C.; M. O.; L. G.; D. B. W.; G. P.; S. L.; R. G.; T. O. e D. R. A. ha dichiarato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione in relazione agli anni 2004 e 2005 mentre, per le posizioni inerenti l’anno 2006, disattendendo sia la richiesta di condanna ad anni due e quattro mesi, avanzata dal pm, che la richiesta assolutoria delle difese, ha pronunciato sentenza di condanna – sospesa per l’applicazione della condizionale – per A. D.; D. B. W.; S. L.; O. R. e D. R. A. ad anni uno e mesi quattro di reclusione oltre al pagamento della multa e delle statuizioni delle varie parti civile costituite – Poste Italiane, -Trenitalia SpA., Enel, Regione Campania e ministero delle Finanze – con danni da liquidarsi in separata sede.
Nutrito il collegio difensivo degli imputati difesi dagli avvocati Cristian Carpineta, Annalisa Candeloro, Andrea Pompei, Ilaria Mezzoni, Laura Scappaticci, Sonia Fracassi, Romina Cicerone, Loreto Ruscio, Roberto Verdecchia, Stefano Guanciale e Giuseppe Viggiani che, per le posizioni dei loro assistiti soggetti a sentenza di condanna, hanno già annunciato appello non appena disponibili le motivazioni del Giudice, ribadendo la totale estraneità a quanto addebitato loro.