Tito Lucarelli: “Palazzo Torlonia non è solo di Avezzano ma di tutta la Marsica”

Delusione ed amarezza per le associazioni culturali che concordano sul trasferimento “scempio”

Trasacco –  Grandi emozioni si posso trarre da questa professione, come incontrare Tito Lucarelli, un uomo di cultura  dal quale, da ogni suo poro, traspare l’amore per la sua terra.

Tito Lucarelli è uno studioso di tradizioni storico locali. Da poco riconosciuta la sua valenza  di ricercatore anche dal “Monumenta Germaniae Historica“, organismo culturale tedesco di fama internazionale, la maggiore raccolta di fonti della storia medievale tedesca e, in genere, di tutta la storia medievale europea. Con sede a Monaco, la  “Monumenta Germaniae Historica” ha chiesto alla Casa Editrice Kirke copia del libro di ricerca storica “Bartolomeo da Trasacco, biografo di Celestino V“, firmato da Lucarelli,  per recensirlo e custodirlo nella propria innumerevole collezione di fonti storiche.  Non va dimenticato il lavoro, in unione con il fratello scomparso, l’avv. Quirino Lucarelli, dei tre tomi dell’opera Biabbà,  un enorme lavoro che va oltre la denominazione di vocabolario del dialetto trasaccano.

Tito Lucarelli ha inoltre creato il gruppo su Facebook  “Trasacco: storia e tradizione” che ha come fine quello di fare conoscere gli usi, i costumi e il folklore della cittadina marsicana.  Un sollecito per la collaborazione a tutti coloro che abbiano voglia di dare il loro prezioso contributo.

Proprio per questo amore  Tito Lucarelli ha aperto un sondaggio tra gli iscritti al gruppo, oltre 3000, in merito al trasferimento dei vigili urbani di Avezzano presso la sede del palazzo Torlonia.

Il fatto ha suscitato molte polemiche tra chi è favorevole e chi è contrario.  Forse i politici, amministratori di Avezzan,  hanno dimenticato, o non hanno considerato, che il problema del giusto utilizzo di quel palazzo non riguarda solo la loro città, ma la Marsica intera.”- ha dichiarato Lucarelli– “Mi meraviglia molto, lo dico con amarezza e delusione, e proprio non riesco a capire come associazioni di livello culturale possano accettare questa situazione anomala e non comprensibile, del trasformare gran parte del Palazzo Torlonia in una caserma.

“Il Palazzo Torlonia è un patrimonio culturale, storico della Marsica, e il fatto che sia ubicato nel territorio di Avezzano non autorizza gli amministratori del Comune di decidere in piena autonomia il destino della struttura Questo è un bene che appartiene moralmente a tutti i Marsicani. È un’importantissima testimonianza storica dell’intero nostro territorio. Lo è diventata ancor di più dopo il terremoto che ha distrutto l’intera Marsica. Parole evidenziate anche  nel gruppo FB “Trasacco: storia e tradizioni”.

Il principe Torlonia  ha  cambiato radicalmente la vita economica e sociale non solo della Marsica ma di tutta la nostra regione”  -ha poi proseguito lo storico Lucarelli- “Lo ribadisco con fermezza ed orgoglio: il Palazzo Torlonia mi appartiene. Se il Comune pensa di utilizzarlo a proprio uso e consumo non è così che si rispetta il senso morale di competenza. Dal punto di vista socio-economicoculturale l’amministrazione comunale dovrebbe comprendere che assumersi  il compito di guida del territorio marsicano deve essere palesato e quindi capace di rispondere a questo ruolo. Così non lo dimostra.”

Concordo pienamente con la posizione presa dallo storico Raffaele Colapietra, il quale rigetta la decisione del Comune di Avezzano di trasferire in quella sede il corpo dei Vigili Urbani e ritiene, invece, che la stessa debba essere destinata per scopi e iniziative culturali e sociali più elevate.”

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