Tagliacozzo. Giunge al termine la Settimana dedicata al turismo (10-17 maggio) promossa dall’Itet Argoli con il contributo e sostegno dell’Amministrazione comunale al quale la dirigente scolastica Patrizia Marziale rivolge un ringraziamento e riconosce «vicinanza e interesse reale». Attenzione che è stata dimostrata anche dalle precedenti amministrazioni grazie a «finanziamenti importanti» con i quali la politica tagliacozzana ha sempre dato prova di voler investire nella scuola. Presenti anche il consigliere per lo Sport Lorenzo Colizza e la presidente del Consiglio comunale Anna Mastroddi.
Un sentito ringraziamento anche ai Comuni di Sante Marie e Cappadocia, che hanno reso possibile un «progetto ambizioso e interistituzionale in perfetta armonia, che si quantifica in un considerevole apporto finanziario annuo», commenta Patrizia Marziale con soddisfazione.
«L’istruzione tecnica non sia considerata di serie B», prosegue Marziale, che accenna ad alcuni progetti da discutere in sede ministeriale per costituire dei laboratori di approfondimento della cultura umanistica e della filosofia come materia curricolare anche negli istituti a indirizzo tecnico.
L’Itet Argoli in particolare «deve essere sfruttato in tutte le sue potenzialità», ha confermato il consigliere Lorenzo Berardinetti: «necessario coinvolgere concretamente i ragazzi nelle attività sul territorio» anche attraverso una più mirata organizzazione dell’alternanza scuola-lavoro, da svolgere “sul campo”.
Un’importante vetrina e occasione di scambio, quella che si è conclusa nella sua seconda e ampliata edizione, e che per il sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio «deve assumere sempre più importanza». Giovagnorio aveva appena lasciato la sala municipale dove in sede di Consiglio era stata approvata con i voti della maggioranza (due contrari e due astenuti tra le opposizioni) la variante al piano regolatore per accedere al bando di finanziamento del nuovo campus scolastico, che la preside Marziale si augura «che possa realizzarsi in tempi brevi». Un polo del genere rappresenterebbe «una vera “potenza” nella progettazione didattica», prosegue, perché consentirà «di mettere in condivisione gli spazi, seppure ben adeguati e distinti». Marziale rispondeva a una nostra domanda su alcuni timori che la vicinanza tra diverse classi di età potesse rappresentare un rischio in particolare per i più piccoli: «al contrario, la vicinanza sarà uno stimolo e un vantaggio», assicura.