NEL 1871, FERDINAND GREGOROVIUS, SCRITTORE TEDESCO, VISITA LA MARSICA; EGLI DESCRIVE UN LAGO IN AGONIA, CHE VA LENTAMENTE SCOMPARENDO PER VOLONTÀ UMANA
Ferdinand Gregorovius, nato nel 1821, storico tedesco, ha compiuto numerosi viaggi in Italia tra il 1856 e il 1877, raccogliendone poi le impressioni in ben 5 volumi. Nella primavera del 1871, nei giorni delle Pentecoste, egli visita la Marsica. Non descrive il suo soggiorno nella nostra cittadina. Nell’osservare il lago, che ormai piano piano va scomparendo, egli si lascia andare in una bellissima, toccante e commovente riflessione al pari di una prosa di stampo poetico del tipo di un “ADDIO AI MONTI” di Alessandro Manzoni.
Il punto di osservazione, sembra di capire, sia posizionato presso Trasacco.
“Che meraviglioso specchio dev’essere stato il lago nella sua integrità! Ancora esso appare così incantevole nello splendore della sera, che si può pensare, guardandolo, alle ninfe e alle galatee nuotanti nei suoi flutti. Le ninfe presto moriranno come i poveri pesci e cederanno il posto al fieno e alle biade. Le fronti celesti dei monti che si sono specchiate finora in quest’onda favolosa, presto dovranno prendere congedo dal loro amico, il Dio Fucino. Presso Trasacco veleggiano ancora delle oscure barche e lì vicino s’innalzano al cielo bianche nubi di vapore che vengono dalle macchine che aspirano l’anima al povero lago. Torlonia, il grande seccatore della natura, è sordo all’appello delle ninfe; egli non teme neppure la vendetta dei pesci che potrebbero tormentare i suoi sogni. Egli non crede più alla mitologia d’Ovidio; ha denari e può sfidare gli dei, che dichiareranno fallimento. Potesse egli almeno risollevare dal lago le città che vi sono sprofondate, Marruvium e Pinna! Una leggenda narra ch’esse vi sono sepolte.”
(Ferdinand Gregorovius “Passeggiate per l’Italia”, vol. II, Ulisse Carboni-Libraio Editore, Roma, 1907)
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