Parco Sirente Velino e biodiversità, tre giorni in cammino, dalla faggeta alle praterie di alta quota fino alla tundra alpina

Magliano dei Marsi – E’ partito questa mattina alle 9:00, dal Centro Visite di Magliano de’ Marsi della Riserva Naturale Orientata “Monte Velino”, la nuova iniziativa “Camminiamo la Biodiversità” che, promossa dai Carabinieri Forestali, si svolgerà sul massiccio del Velino Sirente, attraverso la Stazione di alta quota della Rete mondiale di Ricerca Ecologica a Lungo Termine LTER, gestita dai Carabinieri Forestali e dall’Università di Roma Tre. I partecipanti percorreranno il paesaggio caratteristico della montagna interna dell’Appennino Centrale, dalla faggeta alle praterie di alta quota fino alla tundra alpina, con elevatissimi valori di biodiversità.

Dopo le iniziative dei “Cammini LTER” realizzate nel 2015, nel 2016 e nel 2017 (un video si trova su https://www.youtube.com/watch?v=27lTlbdDqEE), anche quest’anno i ricercatori italiani impegnati nelle Ricerche Ecologiche di Lungo Termine su ecosistemi (Rete LTER-Italia) e biodiversità (LifeWatch), percorreranno assieme ai cittadini un itinerario di divulgazione scientifica, con il patrocinio del Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Comune di Magliano de’ Marsi, con l’adesione delle Associazioni ecologiste WWF Abruzzo Montano, Salviamo l’Orso ed Appennino Ecosistema ed il sostegno fondamentale del Gruppo Escursionisti Velino e della Compagnia dei Cammini.

Si può “camminare” la biodiversità? Certo, a patto che la si senta scorrere nelle proprie vene, a condizione che ci si senta parte di essa e non superiori, come spesso purtroppo accade all’uomo. Così, prendendo contatto cautamente e con rispetto con i delicati ecosistemi di montagna degli Appennini Centrali, per tre giorni, dal 20 al 22 luglio, si potrà vivere la ricerca ecologica in prima persona, partecipando al Cammino LTER che si svolgerà nel sito di ricerca ecologica a lungo termine del Monte Velino, in Abruzzo.

Si camminerà nella Riserva Naturale Orientata Statale “Monte Velino” e nel Parco Naturale Regionale “Sirente Velino”, che proteggono ecosistemi, habitat e specie particolari e bellissimi, tutelati a livello regionale, nazionale ed europeo. L’iniziativa, voluta ed organizzata dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità (Reparto Biodiversità di Castel di Sangro), coprirà circa 30 km (quasi tutti da percorrere a piedi), con un dislivello in salita di circa 1500 metri ed in discesa di 1000 metri.

Il primo giorno si raggiungerà, dall’impressionante versante meridionale del Velino, uno dei siti di rilevamento del sito LTER del Velino-Duchessa a quota 2100-2200 metri, dove il secondo giorno, dalle 10 alle 22, si terrà un BioBlitz, con rilevamento della vegetazione e del microclima, osservazioni faunistiche ed altre attività di interpretazione ambientale, con ecologi, botanici, zoologi e geologi. Il terzo giorno, infine, con partenza alle 9 dal Rifugio Capanna di Sevice, si riscenderà dal massiccio del Velino verso i Piani di Pezza (Rocca di Mezzo) percorrendo il suo versante settentrionale, caratterizzato da imponenti manifestazioni del glacialismo.

Dichiara il Dr. Giorgio Matteucci, Coordinatore nazionale della Rete LTER-Italia e ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche: l’iniziativa Cammini LTER è alla sua quarta edizione. Nel 2015, gli scienziati hanno percorso insieme ai cittadini tre itinerari, dalle Alpi al sud d’Italia, e l’iniziativa è culminata con un evento di comunicazione della scienza ad EXPO. Nel 2016, i Cammini sono stati quattro, in centro e nord Italia, e hanno contribuito al fitto calendario di celebrazioni per i 150 anni della formulazione del concetto di ecologia, ad opera del biologo, filosofo e artista tedesco Ernst Haeckel (1834-1919). Quest’anno i Cammini in programma sono due: oltre a quello appenninico dal 20 al 22 luglio, ci sarà il Cammino trasfrontaliero dall’Italia alla Svizzera, tra laghi e foreste, dal 2 al 5 settembre, che si svolgerà nelle Alpi Centrali collegando il sito LTER del Lago Paione (Val d’Ossola) al sito LTER di Visp, in Svizzera.

Dichiara il Ten. Col. Bruno Petriccione, ecologo del Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro e coordinatore dell’iniziativa: tra i compiti istituzionali dei Carabinieri Forestali c’è anche la ricerca scientifica in campo ecologico e l’educazione ambientale, che è alla base di un’efficace prevenzione dei comportamenti negativi a danno degli ecosistemi. È per questo che l’iniziativa è di grande importanza, perché è finalizzata a far avvicinare i cittadini alla conoscenza degli ecosistemi, per farli innamorare della Natura e suscitare quindi in loro uno spontaneo rispetto ed una profonda coscienza dell’importanza della conservazione degli equilibri ecologici che reggono tutta la vita sul nostro pianeta.

La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti, ma per motivi organizzativi si consiglia vivamente di iscriversi in anticipo, indicando a quali degli eventi si intende partecipare. Il relativo modulo di iscrizione può essere richiesto via e-mail a: [email protected].

Notizie dettagliate ed aggiornamenti sono riportati inoltre sulla pagina Facebook “Il Cammino della biodiversità”.


IL BIOBLITZ

BioBlitz è, contemporaneamente, un’azione di ricerca scientifica e di educazione ambientale. Il Primo BioBlitz si è svolto nel 1996 negli USA, sulla base di un’idea geniale dello U.S. National Park Service e del grande ecologo americano E. O. Wilson. In Italia sono state organizzate numerose edizioni di questo evento, a partire dal 2012, dal Comitato Nazionale Italia BioBlitz, costituito da esperti delle Università di Roma1/2/3, del Molise e della Tuscia. Il Comitato fornisce il patrocinio e il supporto organizzativo anche a questo evento, organizzato quest’anno dai Carabinieri Forestali.

BioBlitz è una grande esperienza all’aria aperta, un evento durante la quale ecologi e pubblico lavorano insieme per censire in modo rapido e approfondito tutte le forme di vita nello spazio naturale prescelto. Vi si svolge una vera e propria gara per trovare e identificare il maggior numero possibile di specie in 24 ore. Ogni organismo vivente trovato è registrato e inserito in una banca dati che contribuisce a tenere sotto controllo lo stato della biosfera.

LA RETE DI RICERCA ECOLOGICA A LUNGO TERMINE (LTER)

È una rete di ricerca mondiale che dal 1993 lega i migliori ecologi di 38 Paesi, con l’obiettivo di conoscere ed analizzare il funzionamento degli ecosistemi e come questi si stanno trasformando nel tempo, sulla spinta dei cambiamenti climatici e di altri fattori di pressione. In Europa, la Rete comprende 20 Paesi che conducono insieme ricerca ecologica a lungo termine su specifici siti, dalle profondità dei mari e dei laghi alle foreste, fino alle più alte montagne. In Italia la Rete comprende 79 Stazioni di ricerca ecologica a lungo termine, forestali, marine, lacustri, di alta montagna, costiere/insulari e anche due extra-territoriali. Dodici di questi siti sono compresi nella preesistente Rete Nazionale per il Controllo degli Ecosistemi Forestali (CONECOFOR), avviata nel 1994 dal Corpo Forestale dello Stato ed oggi coordinata dal Comando Tutela Biodiversità e Parchi dall’Arma dei Carabinieri. Quattro dei siti LTER, tre forestali ed uno di alta quota, sono gestiti sotto la diretta responsabilità dell’Arma dei Carabinieri, mentre i ricercatori dell’Arma conducono le attività scientifiche in ulteriori sei stazioni di ricerca (cinque forestali ed una di alta quota).

LA STAZIONE LTER DEL MONTE VELINO

La Stazione di ricerca ecologica a lungo termine del Velino, con i suoi 2100-2200 metri di quota, è una delle più elevate d’Italia. Si trova nella Riserva Naturale Statale Monte Velino e nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino e fa parte del macro-sito LTER-Italia “Appennini: ecosistemi di alta quota”, che comprende altre tre Stazioni di ricerca, sull’Appennino Abruzzese (Gran Sasso d’Italia e Majella) e sull’Appennino Tosco-Emiliano. Si tratta di un ambiente molto severo, con aspetti di vera e propria tundra alpina, caratterizzati da temperature estreme sotto lo zero per tutto l’anno e suolo gelato in modo continuativo per otto mesi all’anno.

Dal 1993 gli ecologi del Corpo Forestale dello Stato (ora del Reparto Biodiversità dei Carabinieri) studiano con continuità lo stato della vegetazione, analizzando tutte le specie vegetali presenti in sei aree fisse di campionamento, dove effettuano rilevamenti periodici una volta l’anno. Dal 2014 si è cominciato a studiare direttamente anche il microclima, attraverso apparecchi automatici di rilevamento della temperatura.

Dai primi venticinque anni di osservazioni sulla vegetazione, emerge una chiara tendenza all’adattamento all’aridità delle comunità vegetali d’alta quota, nelle quali è in corso un processo di graduale degenerazione, con forte diminuzione delle rare specie adattate ai climi più freddi e l’invasione di quelle più termofile: si tratta verosimilmente degli effetti del generale cambiamento climatico osservato in tutta l’Italia Centro-Meridionale negli ultimi 50-60 anni che, in alta montagna, si esprime soprattutto attraverso la forte riduzione della durata del manto nevoso.

 

 

 

MAGLIANO DE’ MARSI Conto alla rovescia a Magliano de’ Marsi per l’iniziativa “Camminiamo la biodiversità”. L’appuntamento della Riserva naturale orientata Monte Velino è stato promosso dai carabinieri forestali e permetterà ai tanti appassionati di conoscere meglio la stazione di alta quota della rete mondiale di ricerca ecologica a lungo termine (Lter), gestita dai carabinieri forestali e dall’Università di Roma Tre. Gli amanti delle passeggiate nel verde da venerdì percorreranno il paesaggio caratteristico dell’Appennino centrale, dalla faggeta alle praterie di alta quota, fino alla tundra alpina, con elevatissimi valori di biodiversità. Si camminerà nella Riserva Monte Velino e nel Parco naturale regionale Sirente Velino, oasi che proteggono ecosistemi, habitat e specie particolari e bellissimi, tutelati a livello regionale, nazionale ed europeo. L’iniziativa coprirà circa 30 chilometri con un dislivello in salita di circa 1.500 metri e in discesa di 1.000 metri. Il primo giorno si raggiungerà, dal versante meridionale del Velino, uno dei siti di rilevamento del sito Lter del Velino-Duchessa dove il secondo giorno, dalle 10 alle 22, si terrà un BioBlitz, con rilevamento della vegetazione e del microclima, osservazioni faunistiche e altre attività di interpretazione ambientale, con ecologi, botanici, zoologi e geologi. Il terzo giorno, infine, con partenza alle 9 dal rifugio Capanna di Sevice, si riscenderà dal massiccio del Velino verso i Piani di Pezza (Rocca di Mezzo) percorrendo il suo versante settentrionale. La domanda di iscrizione può essere richiesta via mail a [email protected].

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