Nuova polemica per l’amministrazione De Angelis da “Per Avezzano”. Ex casa di riposo S. Giuseppe “attenzione che la pazienza potrebbe finire”, una “burletta” la pista ciclabile e l’isola pedonale

Avezzano – I consiglieri del Gruppo Per Avezzano, Avv. Mario Babbo e Dott. Gianfranco Gallese diramano una nota stampa dove non si risparmiano critiche e suggerimenti alle attività in materia di sicurezza e decoro dei quartieri e delle periferie della Città di Avezzano. L’ex casa di riposo S. Giuseppe, la pista ciclabile, l’isola pedonale permanente sono i punti su cui i consiglieri focalizzano l’attenzione, sollecitando l’amministrazione attuale ad intervenire in maniera diversa e più celere.

“E’ nostro intento sollecitare il Sig. Sindaco e l’amministrazione comunale in merito all’annosa vicenda riguardante l’ex casa di riposo S. Giuseppe di via Toscana, ancora teatro di atti vandalici e malavitosi.” Con queste parole si apre la nota di Gallese e Babbo.

“Già in precedenza ci eravamo occupati della vicenda anche se, ad oggi, nonostante l’ottimo lavoro svolto dalla Polizia Locale e dalle Forze dell’Ordine a cui va il nostro plauso, non si è ancora trovata una definitiva e radicale risoluzione della problematica”. Continuano i consiglieri :

“Prima da cittadini e poi da amministratori esigiamo la tutela della cittadinanza tramite la sicurezza ed il decoro dei quartieri e delle periferie, oramai in progressivo degrado. A questo proposito, invitiamo l’Amministrazione, in particolare il sindaco e l’assessore alla sicurezza, ad ascoltare i residenti di via Toscana che hanno dato dimostrazione di pazienza e tolleranza e che ancora oggi sono in attesa di un incontro a Palazzo di città. Ricordiamo che la pazienza potrebbe finire.

Sembra quasi che l’amministrazione abbia a cuore solo il Centro Città ove sono stati svolti diversi lavori sui quali, comunque, c’è molto da dire.

Pur riconoscendo ed apprezzando lo sforzo profuso per la realizzazione di vari interventi, a nostro parere alcuni di questi avrebbero dovuto essere meglio studiati.

A scanso di equivoci, sin da subito chiariamo che abbiamo apprezzato il lato estetico della nuova Piazza Risorgimento, progetto che noi stessi condividemmo, tra l’altro realizzato con fondi “destinati” che non potevano, quindi, essere utilizzati per altre priorità.

I problemi, a nostro avviso, nascono dal momento in cui si analizza la pista ciclabile così come realizzata e concepita.

La stessa, infatti, oltre a ledere gli interessi dei commercianti, avendo ridotto (quasi azzerato) i parcheggi sulle principali strade del centro città, sembra una trappola per i ciclisti stessi. È molto stretta ed ha dei cordoli in plastica che oltre ad essere esteticamente discutibili, appaiono poco sicuri.

Avremmo preferito un agire molto più cauto, magari lo studio di nuovi parcheggi anche sotterranei (P.zzale stazione – Via Marconi dietro portici – P.zza Corbi) così da poter poi realizzare una “vera” pista ciclabile ed una vera isola pedonale in luogo di quella “burletta” concepita nel tratto di via Corradini antistante Piazza Risorgimento.

Inoltre, a nostro avviso, un progetto di ciclo-pedonalizzazione che interessa solo il centro città è incompleto se non integrato con collegamenti con le frazioni di Antrosano, Castelnuovo, Cese, Paterno, San Pelino e con le periferie Borgo Via Nuova, Borgo Incile e Caruscino. Ciò, anche al fine di contenere l’inquinamento atmosferico attraverso la riduzione del traffico e favorire la piena fruibilità, attraverso una reale ed attuabile mobilità sostenibile, a chi per lavoro o per diletto, ma soprattutto per necessità, in questo momento di crisi psico-socio-economica non sia in grado di mantenere neanche una utilitaria e deve spostarsi all’interno di Avezzano.

Ma, il maestro Presutti, per non smentirsi, ha preferito cimentarsi in una improbabile lezione di botanica e di educazione civica (sic!) sopportata stoicamente dagli incolpevoli studenti dell’Istituto Serpieri, invece che recepire le istanze migliorative suggerite da amministratori e cittadini.” La conclusione della nota è la speranza di essere ascoltati dal sindaco e dall’amministrazione tutta,

“Di danni ne sono stati fatti, anche se riteniamo si possa ancora tornare indietro e, comunque, si possa evitare di farne altri. A tal proposito, ci permettiamo di consigliare, nella speranza questa volta di essere ascoltati, di lasciare il mercato del sabato nel centro città, anche al fine di evitare che tutte queste “riqualificazioni” si traducano di fatto nella morte socio-economica del cuore della nostra amata Avezzano.”    

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