Il 27 novembre è stata pubblicata un’interrogazione (atto n. 4-00795, ex n. 3-00423) al ministro dei trasporti e delle infrastrutture Danilo Toninelli da parte del senatore di Fratelli d’Italia Marco Marsilio, con la quale si chiede di sapere quali iniziative “si intenda assumere perché sia garantita la continuità del servizio e il diritto alla mobilità dei pendolari e dei cittadini romani”.
La decisione di trasferire il terminal bus dal piazzale tiburtino ad Anagnina, presa con delibera di Giunta capitolina n. 186 del 16 ottobre, porterebbe infatti secondo il senatore gravi danni “sia ai cittadini romani che agli abruzzesi e agli altri pendolari provenienti dalla zona a est della capitale”, con un aumento del traffico che si concentrerà sul raccordo in direzione sud, già molto congestionato, e un conseguente incremento di fattori inquinanti, che andranno a incidere negativamente sulla qualità della vita di tutti coloro che fruiscono la città, residenti e lavoratori.
“I pendolari provenienti da est”, prosegue, “in gran parte abruzzesi, vedranno incrementare i tempi di percorrenza, costretti a raggiungere un nodo di scambio più distante”. In discussione anche il futuro del piazzale est, recentemente ristrutturato come nuova porta di accesso alla città e ora, dopo questo “declassamento”, esposto al rischio di abbandono. Una vera “pietra tombale” su tutto l’impianto infrastrutturale della stazione Tiburtina, a giudizio dell’on. Marsilio, che conclude: “sarebbe stato sufficiente risolvere le questioni organizzative e modificare a costo zero le previsioni del piano regolatore generale, ormai del tutto superate, per garantire il servizio senza alcuna interruzione, ripristinare la legalità, evitare disagi all’utenza”.