Marsia, un nostalgico ricordo del centro turistico a distanza di 40 anni

Tagliacozzo Ignazio Accettura ricorda, in occasione delle imminenti festività natalizie, una giornata dell’Immacolata di ben 40 anni fa trascorsa nella località turistica montana di Marsia.
Molte cose sono cambiate da quel giorno, ed è con una vena nostalgica e commossa che ci viene riproposto il ricordo di quella giornata e di quella realtà che oggi sembra così lontana, fatta di giornate spensierate, oltre che innevate, e di tante piccole cose che però regalavano una gioia genuina.

"Era il giorno dell'Immacolata l’8 dicembre 1978, 40 anni fa, esattamente come oggi, 40 anni dopo. Così, approfittando della giornata festiva, fu l’occasione di un primo sopralluogo alla nuova casa di Marsia, in compagnia di un amico ingegnere, per programmare i necessari lavori di adeguamento e renderla abitabile al più presto. 

Una giornata festosa, all’insegna della prima neve, in una Marsia “vissuta”, con tanta gente a godersi il ponte dell'Immacolata. Impianti di risalita attivi, un bel pranzetto da Emidio Casale, con le sue tradizionali fettuccine alla boscaiola, preparate in loco quella stessa mattina, ed un buon dolce allo strudel alla proverbiale Baita di Giuliana Ghidini. 

8 dicembre 2018

40 anni sono passati da quel lontano 1978, e, come allora, pur sempre, è il giorno della Festa dell'Immacolata.

Ma … molte cose sono cambiate a Marsia. 

I più - laconicamente - dicono in peggio, e più di così non si potrebbe. 

Anche in questa Festa dell'Immacolata del 2018, a Marsia ci andiamo, ma, purtroppo, solo una breve puntatina in mattinata, e solo per adempiere alle stagionali precauzioni d’obbligo sugli impianti di casa, in vista del rigore invernale. 

 D’altronde, questa volta, 40 anni dopo, nella stessa giornata di festa, in tutto il Centro Turistico di Marsia - come ancora si ama chiamarlo - non c’è quasi nessuno, e, per dir solo di questo, la Baita è solo un lontano ricordo, dello strudel, neanche il profumo, e delle famose fettuccine alla boscaiola non si può che limitarsi a ricordarle, con qualche comprensibile nostalgia.

E, allora, non ci resta che rientrare a Roma, in attesa che, per una delle prossime feste dell’immacolata, magari prima dello scadere dei prossimi 40 anni, qualcuno riesca almeno a restituirci, insieme all’antico sapore delle fettuccine alla boscaiola del mitico Emidio ed al profumo di una Nuova Baita, un moderno impianto di risalita sul Monte Bove, e perché no, visto che siamo ormai nel 2018 - e quarant’anni ormai son passati - quell’acquedotto al quale, con immutata fiducia, da più decenni il popolo di Marsia aspira.

Quello stesso acquedotto e quello stesso popolo che due anni orsono, nel pieno della calura estiva di ferragosto, sotto la bella facciata del Municipio di Tagliacozzo, dimostrò ancora una volta di volere, con forza e rinnovata speranza, al grido di un forte … “ridateci l’acqua”. Almeno quella!"

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