Avezzano – Era accusato di aver calunniato alcuni poliziotti di Avezzano, colpevoli, a suo dire, di avere usato le maniere un po’ troppo forti durante il suo arresto. Rinviato a giudizio, E.L.A, marocchino di 38 anni, è stato assolto, al termine di una lunga fase processuale, dal Tribunale Monocratico di Avezzano, perché il fatto non sussiste.
I fatti risalgono ad alcuni anni fa. Dovendo procedere all’arresto dello straniero, alcuni poliziotti del commissariato di Avezzano lo fermarono mentre passeggiava per le vie cittadine e procedettero ad ammanettarlo.
La dinamica del suo arresto, però, fu ritenuta dallo stesso E.L.A troppo violenta tanto che si recò in ospedale per farsi diagnosticare eventuali traumi. Qui, al personale medico, riferì di essere stato picchiato.
Tuttavia, l’uomo non sporse mai querela e, pertanto, non si addivenne ad alcun procedimento penale verso i suddetti poliziotti.
Proprio il non aver sporto alcuna querela lo ha salvato dalle grane giudiziarie. Il marocchino è stato, infatti, assolto dalle accuse formulate dalla Procura di Avezzano poiché è emerso che non sussistessero i presupposti per considerare gli agenti calunniati.
L’uomo è stato difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta.