Avezzano – <<Il CUS, l’ente che ha il compito di promuovere la pratica dell’attività fisica e sportiva in favore degli studenti, nell’ Università di Teramo è misteriosamente scomparso>> ha dichiarato Rino Febonio, presidente dell’associazione studentesca Universitari In Movimento.
<<Se si cercano informazioni riguardo al CUS sul sito di UniTe, infatti>> ha spiegato Febonio << vi è l’indirizzo di una millantata segreteria dello stesso, la quale, se la si cerca in Università, risulta essere “sparita”>>
Ha continuato: <<Ci rimane difficile capire come questo organismo possa essersi volatilizzato. In Università ci è stato risposto che il CUS non c’è più perché il suo presidente, il dottor Nicola Aprile, non è stato più in grado di occuparsi del Centro Universitario Sportivo per motivi di salute. Tuttavia il CUS è un organo collegiale e non ci spieghiamo che fine abbia fatto tutto il suo organico. Da parte sua, l’ateneo si è limitato ad oscurare alcune pagine riguardanti il CUS sul suo sito istituzionale, o personaggi ad esso legati. Gli studenti, insomma, non sono stati nemmeno avvertiti della chiusura del CUS, nessuna delucidazione valida è stata data loro. La scomparsa del CUS ha creato poi non pochi disagi a chi deve ricevere da tempo dei rimborsi da parte di questo ente per aver partecipato a campionati nazionali in rappresentanza del nostro Ateneo>>.
<<Come è noto>> ha aggiunto il presidente dell’associazione studentesca da poco nata nell’Università di Teramo << i vari CUS delle università italiane sono federate nel CUSI che, tra gli altri, ha il potere di commissariare, in caso di inerzie o particolari necessità, i singoli CUS dei vari atenei. Ho contattato allora il CUSI il quale mi ha garantito che la “latitanza” teramana è a loro nota tanto da esservi all’ordine del giorno della prossima riunione dei vertici dell’ente nazionale la nomina di un “commissario straordinario” per l’ateneo abruzzese. La riunione avrà luogo il prossimo 23 febbraio e al termine di essa si saprà, forse, il nome del commissario per l’ateneo di Teramo, col quale non mancherò di confrontarmi>>
Ha poi specificato <<Ho inoltre chiesto al rettore Dino Mastrocola e al prof. Luigi Mastrangelo i bilanci del CUS al fine di fare meglio chiarezza su questa assurda vicenda>>.
<<Nel nostro ateneo>> ha dichiarato << alla grandissima qualità della didattica offerta, si contrappone purtroppo una carenza sofferta da molti, di eventi ludico-sociali, rendendo la vita extra-didattica tra le più inattive d’Italia. E a soffrire questa carenza sono soprattutto gli studenti della sede distaccata di Avezzano i quali hanno anche loro da sempre finanziato il CUS tramite le tasse universitarie senza mai riceverne alcun servizio>>.
<<Non si può soprassedere su una situazione che evidenzia trascuratezza e scarsissima trasparenza nella gestione delle risorse, per cui intendiamo andare in fondo alla vicenda finché ogni dubbio su presunte irregolarità non sarà fugato.>> ha concluso Febonio.