Ogni giorno dobbiamo relazionarci in differenti contesti di vita e mantenere buoni rapporti con gli altri, negoziando e trovando compromessi. La serenità dipende, infatti, dal modo in cui riusciamo ad appagare le nostre esigenze, pur rispettando quelle altrui. Si sa, però, che non sempre è facile. Come equilibristi dobbiamo a volte saper cedere, altre saper pretendere. L’assertività consiste proprio in questo: saper oscillare dinamicamente tra uno stile comportamentale passivo e uno aggressivo, cercando di mantenersi quanto più possibile nel mezzo.
La parola “assertività” deriva dal latino “Ad serere” e significa “Asserire”, affermare se stessi. Consiste essenzialmente nella capacità di esprimere le proprie emozioni, decidere il comportamento da attuare in un determinato momento/contesto, difendere i propri diritti, difendendo idee e opinioni ed esprimendo serenamente disaccordo quando opportuno, rispettando, contemporaneamente, diritti, idee ed opinioni altrui.
Tutto sembra così spontaneo e naturale, eppure quante volte capita di non riuscire a dire ciò che si pensa o di posticipare la realizzazione di un proprio bisogno pur di assecondare una richiesta altrui. Accade anche di criticare aspramente l’idea di chi contrasta ciò che si vuole (il più delle volte l’altro in quanto persona, oltre che la sua opinione) o di provare rabbia perché una propria richiesta non è esaudita.
Nell’uno o nell’altro caso tutto siamo fuorché assertivi.
Quando sentiamo di non appagare i nostri bisogni più importanti, ci sentiamo arrabbiati o frustrati. E’ importante chiedersi se è possibile fare qualcosa. La felicità è una conquista e lo è ancora di più la serenità. Nel corso della nostra esistenza è possibile aver appreso uno stile comportamentale disfunzionale, passivo o aggressivo, che impedisce di affermare adeguatamente i propri diritti.
Tuttavia non è assolutamente detto che, poiché è stato sempre così, allora non si possa cambiare.
L’assertività è un modello di comportamento interpersonale, capace di garantire non soltanto rapporti civili tra gli uomini, ma contemporaneamente uno stato di benessere emotivo per coloro che lo mettono in pratica. Pertanto, vale la pena ribadire che si può imparare ad essere assertivi, liberi di manifestare ed esprimere ciò che si pensa e si prova, tenendo però conto dei medesimi diritti altrui. Possiamo allora apprendere a stare con gli altri in modo sempre più adeguato, positivo ed efficace attraverso specifici training.
Tra le pratiche di maggior successo proprie della terapia cognitivo-comportamentale, il training di assertività ha occupato ed occupa senza dubbio uno spazio di tutto rilievo. Durante il training le difficoltà, i problemi ed i sintomi delle persone non sono considerati tanto come dei segnali di malattia, ma come indicatori di mancanza di abilità.
Lo Studio di Psicologia e Psicoterapia della Dr.ssa Cecilia organizza specifici training nei quali l’apprendimento di uno stile comportamentale funzionale avviene in setting di gruppo o individualmente con alcune varianti. È costituito normalmente da 10 sedute, comprendenti una formazione teorica e molte parti esperienziali di natura prevalentemente pratica.
Si inizia di solito analizzando insieme i principi generali dell’assertività; i fattori che possono ostacolare l’espressione di un comportamento assertivo; il modo per identificare correttamente le critiche distruttive, distinguendole da quelle costruttive; gli aspetti verbali, non verbali e cognitivi alla base dell’assertività.
Sono poi condotte esercitazioni pratiche, role-playing (giochi di ruolo), esercizi di esposizione, per aiutare la persona ad applicare praticamente quanto appreso, ad esporsi e a vincere le proprie inibizioni e resistenze. Questo avviene indagando insieme, riconoscendo ed esercitando i principali diritti assertivi, che vanno al di là degli aspetti culturali e rientrano di fatto nei diritti individuali assoluti della persona:
- Il diritto di essere trattato sempre con rispetto e dignità
- Il diritto di avere ed esprimere un’opinione personale non necessariamente coincidente con quella altrui.
- Il diritto di essere ascoltato e preso sul serio quando si esprimono i propri punti di vista e le proprie opinioni
- Il diritto di chiedere ciò che si ritiene opportuno nel rispetto del reciproco diritto a rifiutare
- Il diritto di dire “No”, senza sentirsi in colpa sul piano personale
- Il diritto di provare degli stati d’animo e di manifestarli in modo assertivo
- Il diritto di commettere errori
- Il diritto di cambiare opinione e modo di pensare
- Il diritto di non soddisfare sempre le aspettative altrui
- Il diritto di dire “Non capisco”, “Non me ne occupo”, “Non so”
- Il diritto di esprimere il proprio disinteresse verso iniziative di altri
- Il diritto di decidere sulla propria responsabilità di risolvere problemi altrui
- Il diritto di decidere cosa fare di tutto ciò che è di propria ed esclusiva pertinenza e che non lede i diritti altrui
- Il diritto a perseguire e raggiungere i propri obiettivi ed il proprio successo superando gli altri
- Il diritto di chiedere un chiarimento ed essere informato
Il training ha importanti applicazioni cliniche, poiché consente di prevenire il disagio sociale correlato a numerose patologie (ansia, attacchi di panico, depressione, disturbi psicotici, etc), ma può essere applicato anche in contesti organizzativi ed in gruppi di lavoro professionali. In ogni caso è prima di tutto una metodologia evidence-based adatta a chiunque desideri raggiungere un livello più funzionale di benessere intrapsichico e interpersonale.
Per info e prenotazioni rivolgersi a:
Dr.ssa Maria Rosita Cecilia
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo – Comportamentale
Dottore di Ricerca in Epidemiologia, Prevenzione e Riabilitazione delle patologie Cronico – Degenerative
Esperta in gestione dell’ansia e tecniche di rilassamento
Largo Edilizia 4, 67057 Pescina (AQ)
Tel.: 328 9161652
SkypeName: matriarositacecilia
Sito: www.psicoterapeutacecilia.it