San Benedetto dei Marsi – Dopo la morte dell’orsa Amarena, uccisa a fucilate nella serata del 31 Agosto scorso, la vita della comunità di San Benedetto dei Marsi è stata stravolta. Anche il primo cittadino, Antonio Cerasani, è intervenuto più volte, attraverso delle note condivise online, per cercare di riportare tutti alla ragione e per non fomentare situazioni e discussioni poco gradevoli.
Il Sindaco del paese marsicano ha voluto smentire voci e spiegare gli ultimi sviluppi di quello che potremmo definire il “caso Amarena”. Anche Cerasani, dal canto suo, conferma che le ricerche dei cuccioli dell’orsa uccisa, nonostante i numerosi sforzi compiuti anche dall’ente comunale, non hanno condotto a nulla. “Ci auspichiamo che adesso i due cuccioli siano al sicuro e che non incorrano in nessun pericolo, poiché seguiti dall’Ente Parco, dal quale attendiamo delucidazioni al riguardo“, scrive.
Un altro punto attenzionato dal Sindaco di San Benedetto dei Marsi riguarda la manifestazione che è stata organizzata per il prossimo 10 Settembre: “L’Ente Comunale” spiega “non ha nessun potere né autorità nell’autorizzare o vietare manifestazioni di una certa portata, le quali, invece, sono di competenza della Questura della Provincia interessata. Anche in questo caso cerchiamo di collaborare nell’ambito delle nostre possibilità, in base alle direttive che recepiamo, coadiuvando al meglio l’organizzazione delle stesse“.
Infine, Antonio Cerasani, si sofferma su una problematica importante: le minacce contro l’autore del gesto che ha condotto alla morte di Amarena e contro alcuni abitanti del paese marsicano. “A prescindere dalle colpe e dal gesto compiuto, del quale si sta occupando la magistratura che tutt’oggi sta espletando le indagini del caso, condanno fortemente anche le minacce e le vessazioni, oggetto di questi giorni, personali ma anche territoriali” scrive il Sindaco “Tra l’altro io stesso sono stato attenzionato mediaticamente attraverso messaggi testuali che riportano realtà distorte o inesatte sulla mia persona“.