Avezzano – Patrocinato dalla Regione Abruzzo, dalla Provincia dell’Aquila e dagli Ordini professionali dei medici chirurghi e degli odontoiatri, degli psicologi e delle professioni infermieristiche, punta a spalancare nuovi spiragli di luce e nuove possibilità nel buio, spesso, di una condizione fragile che accomuna, in Abruzzo, tante famiglie.
Il primo obiettivo ‘viola’ centrato dall’Amministrazione comunale di Avezzano fu la stipula di un protocollo d’intesa, unico nel suo genere per forma e contenuti in Regione Abruzzo, che venne firmato il 17 novembre scorso assieme alla Asl 1 e che ebbe l’ambizione di attivare un supporto economico e psicologico speciale, dedicato ai genitori di bimbi venuti al mondo prima del tempo.
Il cammino del Comune al fianco delle mamme e dei papà di bimbi prematuri, però, non si è mai fermato ma è andato avanti: il 9 settembre prossimo, all’interno del Castello Orsini, si concretizzerà infatti il secondo passaggio ‘viola’ di Avezzano, fondamentale per continuare a proteggere e a sostenere i nuclei familiari del territorio, mettendo al centro della stabilità di un percorso di cura e attenzioni, il bimbo prematuro e tutta la sua famiglia. Grazie alla partnership nata tra amministrazione comunale e scuola di Alta Formazione ‘Sapere Aude’, la città accoglierà il primo convegno di carattere medico-scientifico di importanza regionale, in grado di riunire attorno ad uno stesso tavolo di discussione, le punte di diamante – dal punto di vista medico e sanitario – delle quattro Asl. Il convegno “Nascere prematuri: dalla vulnerabilità biologica alla solitudine affettiva” è patrocinato dal Comune di Avezzano, dalla Provincia dell’Aquila e dalla Regione Abruzzo: sarà una giornata intera di studi e riflessioni, dalle ore 9:00 fino alle 18, sugli ultimi percorsi scientifici, pratici e teorici, legati alla tutela delle nascite premature in Abruzzo. Il bambino prematuro nasce prima del compimento della 37esima settimana di gestazione. Venuto al mondo, è particolarmente fragile: il suo corpo e molti dei suoi organi, infatti, non sono ancora perfettamente preparati alla vita in un ambiente esterno, diverso del grembo materno.
“Al centro del discorso – afferma la consigliera comunale Federica Collalto, che ha centrato il duplice obiettivo, con il pieno sostegno del sindaco Giovanni Di Pangrazio e di tutta la macchina amministrativa, del protocollo di novembre e del convegno di settembre – ci sono anche loro: le famiglie che hanno in cura un neonato che nasce prematuramente e che, spesso, pensano di essere sole nell’affrontare una condizione di vita particolare, che sembra spaventosamente più grande delle proprie possibilità. Avezzano si tinge di viola non solo il 17 novembre (Giornata mondiale della prematurità) ma tutti i giorni, anche attraverso un convegno tematico di questo tipo, che potrà produrre nuova e fondamentale letteratura scientifica. Questa condizione, in Italia, interessa più di 30 mila bambini l’anno. Si tratta di neonati che nascono con una spiccata fragilità, che li potrebbe esporre a diversi rischi. – aggiunge – La sensibilizzazione alla prematurità e la cultura di adottare semplici consigli di prevenzione quotidiana sono il primo passo”. I relatori che interverranno sono primari, direttori delle varie UOC delle TIN e Pediatria e psicologi provenienti dalle migliori strutture sanitarie dell’Abruzzo. “Lo scopo primario del convegno – avverte la dottoressa Annamaria Di Gianfilippo, fondatrice e titolare della scuola di Alta Formazione ‘Sapere Aude’ – è quello di trattare temi che riguardano la salute del neonato prematuro, ma anche la sua sfera psicologica. Il convegno dà diritto al riconoscimento di 7 crediti ECM, validi per tutte le discipline mediche e per tutte le professioni sanitarie”.