La Procura: ‘appalti gestiti da lobby affaristica’

L'inchiesta è partita da un esposto del consigliere Alfonso Gargano. La fascia passa ora al Vicesindaco Poggiagalle

Tagliacozzo – E’ stato grazie ad un esposto dell’allora assessore Alfonso Gargano –  escluso da lì a poco dalla giunta – che la Procura della Repubblica di Avezzano ha fatto emergere un giro di tangenti per eventi e lavori pubblici che ha portato all’arresto del Sindaco di Tagliacozzo , Maurizio di Marco Testa.

Il consigliere Alfonso Gargano

L’INIZIO DELLE INDAGINI – “All’epoca  – dichiara ai giudici Gargano – ero assessore appena nominato, subito dopo le elezioni, ai lavori pubblici. Ho presentato in giunta lo stato dei lavori, sia in corso sia da iniziare. Bisognava procedere alla costruzione della parte nuova del cimitero, dei loculi per la precisione, per un valore pari a circa 1.000.000 di euro” ha spiegato al giudice, “nel mese di luglio/agosto 2011 Di Marco mi ha avvicinato e mi ha detto che quella progettazione doveva essere data a Tellone. Di fronte al mio netto rifiuto lui mi ha detto che non mi dovevo mettere contro di lui e, da quel momento, ha iniziato a farmi la guerra, arrivando a revocarmi l’incarico con atto non motivato”.

Un episodio, questo, che ha spinto la Procura ad iscrivere 16 persone nel registro degli indagati con le accuse di  tentata concussione, turbata libertà degli incanti e frode nelle pubbliche forniture. ai domiciliari sono finiti il responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Tagliacozzo, Gianpaolo Torrelli, l’architetto Carlo Tellone e l’assessore alla Cultura Gabriele Venturini.

Gli altri indagati sono Angelo Di MarcoGiancarlo BonifaciMaurizio Palmeggiani,Mauro VolpeAlessandro Di MicheleAntonio MastroddiLuigi MastroddiGianpiero Attili, Franco PasquiniAnna CalzettaAntonio Amicucci e Angelo Poggiagalle.

UNA LOBBY AFFARISTICA – Secondo gli inquirenti, all’interno dell’amministrazione comunale vi era una sorta di lobby affaristica che legava l’architetto Carlo Tellone ed il Sindaco Maurizio Di Marco Testa. Per i magistrati, infatti, Tellone “cercava di farsi assegnare dal Comune di Tagliacozzo l’incarico di progettazione in relazione ai lavori di ampliamento del cimitero”, e “dopo aver avvicinato l’assessore Gargano, gli proponeva di presentare all’ufficio tecnico un elenco di cinque ditte da invitare, compresa la sua, al fine di fargli conferire l’incarico”.

“Non voglio rischià manco na virgola: l’avvocato deve pure rompe il cazzo al Procuratore”. Così Carlo Tellone si è rivolto al Sindaco di Tagliacozzo in una conversazione dello scorso 21 ottobre nel corso della quale –  stando a quanto ricostruito dai magistrati –  si palesava “ anche la loro spregiudicata assenza di remore ad utilizzare i propri contatti presenti all’interno della  Procura di Avezzano per acquisire informazioni prima che succeda ‘qualche patatrak’, in barba ad ogni regola che, fra l’altro, Di Marco Testa, maresciallo della Guardia di Finanza, in passato applicato proprio presso questa Procura, doveva ben conoscere”.

IL RUOLO DI VENTURINI –  Meno inflessibile di Gargano, secondo i magistrati, si sarebbe dimostrato l’ingegnere Gabriele Venturini,  che avrebbe “turbato il procedimento diretto all’affidamento degli incarichi per ‘realizzazione di un progetto grafico e di comunicazione’ in ordine al Festival internazionale di Mezza estate”. Secondo l’accusa, quindi, l’assessore “avrebbe concordato  le realizzazioni da effettuare prima ancora di proporre in Giunta comunale l’affidamento diretto degli incarichi”.

FASCIA A POGGIAGALLE –  E ora? Cosa accadrà al Comune di Tagliacozzo si stanno chiedendo tutti? E’ presto detto: ad indossare la fascia che è stata fino ad oggi di Maurizio Di Marco Testa fino alle elezioni comunali del prossimo giugno sarà il vicesindaco Angelo Poggiagalle.

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