Nell’autunno del 1975 ci fu nelle file dell’Ente Parco un cambio di guardia; venne nominato alla Presidenza dell’Ente il dott. Rambelli, che seguiva alla Presidenza il dott. Panegrossi, deceduto un anno prima.
In quella occasione fu reso noto quanto segue: “In Maggio per iniziativa dell’Assessorato Regionale al Turismo, dott. Antonio Tancredi, avrà luogo in Pescasseroli, organizzato dalla Regione di concerto con gli Enti Provinciali per il Turismo di L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo e l’Ente Autonomo del PNA, il Gemellaggio tra il Parco Nazionale D’Abruzzo e quello della Baviera”.
Continuava poi la missiva:” Partecipano alla manifestazione il Ministro dell’Agricoltura Bavarese dott. Hans Eisenmann, personalità Politiche, Amministrative e Tecniche della Baviera e dell’Abruzzo”, ed ancora : “Era prevista la partecipazione dei Ministri dell’Agricoltura e Foreste, del Turismo e dello Spettacolo Italiani”.
Riportiamo integralmente il programma della giornata che era stata prevista nel Parco il 3 maggio a Pescasseroli.
Ore 8,00 gita con cavalli e con automezzi alla Val Fondillo di Opi,
Ore 12,00 cerimonia di gemellaggio e breve visita al giardino faunistico,
Ore 13,00 vermouth offerto dal comune di Pescasseroli,
Ore 14,00 colazione al Gran Hotel del Parco,
Ore 15,30 esibizione folcloristica, con la partecipazione di tutti i sindaci del Parco”.
Solenni e significative cerimonie per il Gemellaggio tra i due Parchi Nazionali, furono messe in atto e furono buttate le basi per una collaborazione a livello scientifico e all’insegna dell’amicizia.
Furono affrontati problemi dello sviluppo turistico nel rispetto dell’ambiente.
Viva soddisfazione degli ospiti per l’accoglienza trovata in Abruzzo e per le bellezze del nostro Parco.
Una simpatica serata Bavarese concluse le manifestazioni a L’Aquila con “ ARRIVEDERCI” in Baviera, per restituire la visita al Parco gemellato.
Così titolava la stampa:” IL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO E IL PARCO DELLA BAVIERA” sono uniti in Gemellaggio o Patenschaft, così come dicevano gli amici Tedeschi.
Sulla stampa Tedesca si affermava che l’Abruzzo, a ragione può essere chiamata la Baviera d’Italia, das Bayernland Italiens.
Le manifestazioni si aprirono con la esibizione degli Inni Nazionali cantate dal Coro Gran Sasso, seguite poi da canti della canzone Abruzzese.
Numerose le autorità Bavaresi, condotte dal già citato Eisenmann e numerosi giornalisti della carta stampata e della televisione Tedesca.
Venne detto in quella occasione, dall’allora Assessore al Turismo Tancredi che la difesa della natura non può essere disgiunta da un equilibrato sviluppo economico per la vita delle genti che vivono nelle zone montane e dei Parchi.
Il Turismo non deve essere inteso come un mero svago e un puro consumismo, ma prima di tutto come un fatto di educazione, come conoscenza della natura e delle genti che vivono i Parchi, come rispetto degli altri, dei loro usi e costumi e rispetto dell’ambiente.
Molte altre cose furono dette, in quella occasione, tra le altre il Ministro Bavarese espresse il desiderio che il Gemellaggio deve continuare a contribuire ad animare l’idea di una Comunità Europea, perché continuava la libera circolazione dei popoli europei per essere durevole, deve anche oltrepassare, molto spesso, vincolata da scopi economici.
Nella prima cerimonia che si svolse nella sede del Parco il Ministro Bavaresi scopri una targa a ricordo dell’avvenimento e subito dopo l’incontro in Municipio di Pescasseroli con l’allora Sindaco Palmino Costrini.
Il giorno seguente la cerimonia si tenne al Castello dell’Aquila.
Dopo il saluto dell’allora Sindaco De Rubeis, presente anche in Pescasseroli, ci fu l’intervento dell’allora Presidente della Giunta Regionale De Cecco che esaltò il significato del gemellaggio, e tra l’altro disse :”La collettività avverte sempre più il desiderio di evadere, e di ritornare alla natura”.
Molte altre cose furono dette, ma che non riportiamo, vogliamo però, come innanzi accennato, che la serata di commiato si concluse con prodotti tipici Bavaresi e brindisi ricolmi di birra.
Un saluto anche da Romeo Ricciuti, all’epoca vice Presidente della Giunta e dal delegato dell’Enit di Monaco Conte Ippolito Vincenti Mareri.
Parlare del Nationalpark Bayrischer Wald è cosa superflua, con i mezzi oggi in uso, è facile avere notizie, mentre vogliamo rivolgere un attimo di attenzione al fatto che il Gemellaggio ha portato quello auspicato benessere che tanto fu decantato dagli uomini politici dell’epoca? Intanto i piccoli Comuni si spopolano.
A questa domanda potrà rispondere, con cognizione di causa, solo l’Ente Parco.
Per ora ci fermiamo qui, ma vogliamo concludere questo ricordo di 40 anni fa, con un ulteriore pezzo, che faremo avere in redazione, tra qualche giorno.