Ovindoli. Ieri mattina, a Ovindoli il consiglio comunale ha formalmente riconosciuto un patto di amicizia con il Comune di Valmontone, costruito in tanti anni di scambi e di legami e consolidato ieri con la presenza del sindaco Alberto Latini e dell’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari.
Un’amicizia, quella tra Ovindoli e la parrocchia della Collegiata di Valmontone, che risale addirittura al lontano 1987, quando don Franco Risi portò per la prima volta i ragazzi in campeggio in Valle d’Arano. Due soli anni, poi una pausa prima che don Gigi Vari, da poco diventato nuovo parroco della Collegiata, nel 1994 decise di tornare ad Ovindoli col campeggio della parrocchia.
Da allora, per ben 22 anni consecutivi, circa 300 ragazzi valmontonesi per ogni estate hanno potuto vivere la bella esperienza del campeggio in uno dei luoghi più suggestivi dell’Abruzzo, nel cuore del Parco Nazionale Sirente-Velino. In questo periodo si sono instaurati, e consolidati, rapporti di amicizia e stima estesi alle due cittadinanze, con molti valmontonesi che hanno scelto Ovindoli come meta delle proprie vacanze, invernali o estive, o per acquistare una seconda casa. Non sono mancati neanche gli amori, sbocciati nel corso di tanti anni e coronati dalla nascita di famiglie e di bambini, ultima delle quali la piccola Camilla, mentre anche i due parroci, don Gigi e don Renzo Mauri, si sono trovati in alcuni momenti a frequentare attivamente le rispettive parrocchie.
Un ricordo speciale va, ovviamente, al terremoto del 2009 quando l’intero incasso della lotteria della Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo di Valmontone fu devoluto alla cittadina abruzzese, con molto materiale del campeggio concesso per accogliere i cittadini rimasti senza tetto.
Nel Consiglio comunale di Ovindoli il sindaco di Ovindoli Angelo Simone Angelosante e di Valmontone Alberto Latini hanno voluto suggellare un patto di amicizia e fratellanza radicato nel profondo.
Nel corso del Consiglio il sindaco di Ovindoli ha anche conferito la cittadinanza onoraria a don Gigi per tutto ciò che ha fatto e ha dato alla comunità ovindolese.