Canistro. Un esposto in campagna elettorale in cui, in sostanza, si parlava di promesse di posti di lavoro. Poi il blitz dei Nas dei carabinieri che però non ha accertato irregolarità e infine un sopralluogo dell’ispettorato del lavoro. Per finire, una denuncia di furto di documenti, che sarebbero stati utili alle indagini.
Vicende ingarbugliate che convergono tutte su Villa Alba, struttura del gruppo sanitario Ini, a Canistro.
Alla fine di luglio, la neodirettrice della struttura che ospita anziani, Daniela Stati, ha presentato una denuncia ai carabinieri in cui ha raccontato del furto di documentazione relativa ai corsi di formazione per tirocinanti. A prelevare i documenti, come è stato testimoniato da due dipendenti, pare sia stata una persona che nella clinica è conosciuta.
Pochi giorni prima, nella stessa struttura, erano arrivati da Pescara, i carabinieri dei Nas, mossi da un esposto, in cui si parlava di personale tirocinante e di eventuali irregolarità. Irregolarità non rilevate dagli uomini dell’Arma che a quanto pare poi hanno passato la palla all’ispettorato del lavoro.
E così a Villa Alba è arrivato l’ispettorato che ha lavorato proprio sulla presenza nella struttura di personale tirocinante. A pochi giorni dall’ultimo sopralluogo, è arrivata la denuncia della Stati che ha “allertato” i carabinieri sulla sparizione di documenti che attestavano la formazione dei tirocinanti.
Insomma, una vicenda a colpi di esposti e denunce, dai contorni ancora poco chiari, su cui ora gli inquirenti dovranno fare luce.